Che nelle vicende degli ultimi decenni, fino ad arrivare ai drammatici conflitti che oggi insanguinano l’Ucraina e il Medio Oriente, l’informazione, che spesso viene usata a fini propagandistici, abbia giocato e svolga un ruolo fondamentale e determinante è del tutto evidente.

Particolarmente significativa, in tale ottica, è la storia di Julian Assange, fondatore di Wikileaks, che in anni non lontani ha contribuito a fare luce, fornendo elementi necessari a comprendere quanto avvenuto, su fatti e scelte, politiche economiche e strategiche, che altrimenti sarebbero rimasti sconosciuti all’opinione pubblica: dall’Iraq all’Afghanistan passando per Guantanamo o Abu Ghraiib.

Per averlo fatto, rendendo concreta una libertà di informare troppo spesso invocata e raramente praticata, Julian Assange viene da anni sottoposto a una vera e propria persecuzione che, attualmente, rischia di sfociare in un’estradizione negli USA dove rischia fino a 175 anni di carcere.

Per sostenere la lotta di Julian Assange e il diritto a un’informazione libera il “Coordinamento 5 Novembre per la Pace”, che fin dalla sua costituzione si occupa del rapporto tra guerra e uso della propaganda nell’ambito dell’informazione, organizza, in collaborazione con il “Comitato per la Liberazione di Julian Assange” una serata durante la quale verrà proiettato Il documentario “Ithaka. Un padre, una famiglia, una lotta per la giustizia”. Il documentario verrà accompagnato da testimonianze e interventi tra cui quello della Sindaca di Turano Lodigiano, Susanna Casali, primo Comune lombardo a conferire la cittadinanza onoraria a Juliana Assange.

La serata, con ingresso a offerta libera, si terrà a Lodi nel Teatrino “Giannetta Musitelli” di via Paolo Gorini.