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I MILLE VOLTI DELL'ARTE CONTEMPORANEA

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Lunedì 01 Maggio 2017

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Spazio alla ricerca e alla genialità nella galleria ‘Immagini, Spazio, Arte’ di via Beltrami a Cremona.

Ad un passo dal Torrazzo hanno trovato posto le opere di quattordici artisti italiani e stranieri.

La collettiva d’arte contemporanea è stata tenuta a battesimo dal critico d’arte Gianluigi Guarneri davanti al pubblico delle grandi occasioni.

Ad aprire la rassegna le opere della romena Nicoleta Cimpeanu, da tempo residente a Ravenna: un omaggio all’arte informale all’insegna della compresenza di materiali tra loro diversi.

Singolari le opere del parmense Stefano Magnani, un richiamo esplicito alla salvaguardia dell’ambiente, messo a dura prova da un progresso molto spesso insostenibile.

Il mantovano Enzo Arpaia ci immerge in scenari ambientali accattivanti dove è possibile andare alla ricerca del proprio ‘io’ più vero e reale.

Con il cremonese Claudio Pezzini, invece, ci si addentra nelle metropoli moderne, colte nella loro dimensione verticale, che rimandano a visioni ulteriori sul senso della vita.

La milanese Roberta Cologni è stata catturata dalla dimensione corale della musica, espressione artistica che ha bisogno del ‘noi’ per raggiungere il suo culmine.

Con la bergamasca Simonetta Pagano si entra in atmosfere simboliche con angeli e santi che sembrano scaturire dall’ambiente naturale che ci circonda.

Il milanese Rosario Siracusa si sofferma, nei suoi due dipinti in mostra, sul senso di solitudine della grande città e sullo stupore delle splendide marine del nostro Paese.

Con la pavese Silvia Enriconi si fa esperienza della cosiddetta ‘arte digitale’ dove il computer diventa lo strumento fondamentale per scoprire nuove forme di conoscenza del reale.

La mantovana Marisa Macaluso ama descrivere, invece, forme ed oggetti di esperienza comune, infondendo loro una dinamicità inattesa e particolare.

Con la bolognese Silvana Mascioli si va alla scoperta dei rapporti spazio-tempo e spazio-luce dando vita a forme inconsuete che scaturiscono da visioni interiori.

Fabrizio Molinario, artista piemontese, ha riscoperto il significato più profondo dell’arte povera, caratterizzandola con immagini semplici vicine alla sensibilità dei più piccini.

La cubana Anaì Contreras, da tempo attiva a Verona, propone due opere tridimensionali che, nei contenuti e nei colori, ci proiettano nel mondo lussureggiante del Centro America.

Le figure geometriche ed il loro significato simbolico stanno invece alla base delle opere del pistoiese Franco Capelli, già apprezzate altre volte in collettive d’arte contemporanea.

La mostra si chiude con le opere di Salvatore Antonari; attivo a Peschiera del Garda ama dare una nuova vita ed un nuovo significato ad oggetti semplici e poveri, come ad esempio i sacchi di iuta utilizzati per ricavare opere d’arte.

La collettiva allestita nei locali di ‘Immagini, Spazio, Arte’ di via Beltrami a Cremona resterà a disposizione dei visitatori fino a sabato, 13 maggio.

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