Il contagio da coronavirus in Lombardia non indietreggia ancora.

Oggi, come ha comunicato l'assessore regionale Giulio Gallera, è proseguito l'incremento dei contagiati, saliti complessivamente ad oltre 22600, più 2380 rispetto a ieri.

Di questi, 509 in provincia di Bergamo, 526 nel Milanese, 401 nel Bresciano e 321 in provincia di Monza, queste ultime le due realtà che preoccupano di più le autorità regionali.

Nel Lodigiano i contagiati sono tornati a salire, anche se in maniera meno marcata rispetto alle altre province: 69 quelli riscontrati dai medici.

Ed oggi, dopo essere stato a Cremona per inaugurare il primo ospedale da campo, Gallera ha fatto visita al Pronto Soccorso dell'ospedale MAGGIORE di Lodi per portare il suo ringraziamento per il lavoro svolto da medici ed infermieri ad un mese dal primo caso di Codogno.

Tornando ai numeri del contagio, l'assessore ha riferito di ben 7735 ospedalizzati con un incremento rispetto a ieri di ben 348 malati.

Di questi, fortunatamente, solo 44 hanno avuto bisogno di un posto letto in terapia intensiva.

I decessi in Lombardia dovuti ufficialmente al virus sono saliti a 2549, un numero davvero consistente.

Sul versante del nuovo personale da assegnare alle varie aziende ospedaliere lombarde, Gallera ha riferito di 347 reclutamenti, tra i quali i sedici sanitari messi a disposizione dall'Esercito.

Su questo versante, qualche ora prima della conferenza stampa di Gallera il governatore Attilio Fontana ha confermato di aver avuto un lungo colloquio col premier Giuseppe Conte chiedendo proprio un consistente contingente di militari da adibire al controllo in strada, problema urgente soprattutto nella metropoli lombarda: sono infatti ancora troppe le persone che a Milano circolano per strada.

Crescono nel frattempo le donazioni a sostegno della sanità  regionale: le offerte in denaro superano oggi i 39 milioni di euro.