Ancora sequestro di superalcolici nel bresciano, nei confronti di una nota ditta locale.
I militari del Gruppo Tutela Finanza Pubblica di Brescia e il personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno eseguito un nuovo decreto di sequestro preventivo, emesso dal Gip di Brescia, tendente ad inibire la commercializzazione di 3 ulteriori tipologie di sambuca e di rum (per un totale di 6 diversi tipi di prodotti) nei confronti di un noto operatore economico nel settore della produzione e commercializzazione di bevande alcoliche con sede nella provincia di Brescia, già colpito da analoghe misure cautelari reali eseguite il 13 settembre scorso.
L'accusa è di frode in commercio. In seguito ad ulteriori prelevamenti di campioni effettuati dal personale della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sul rum e sulla sambuca (al fine di attestarne i requisiti minimi di qualità disciplinati dalla normativa europea) e al termie degli approfondimenti svolti dal Laboratorio Chimico delle Dogane di Torino, sono emerse le stesse irregolarità che avevano già indotto il Gip di Brescia a concedere il sequestro preventivo eseguito poco più di una settimana fa.
Infatti: la sambuca presentava un tasso di anetolo inferiore a quanto previsto dalla stessa normativa europea; il rum non risultava esclusivamente prodotto con alcool etilico ricavato dalla canna da zucchero.
Nel dettaglio, sono stati sequestrati 45 cisterne, 6.581 bottiglie, 13.220 etichette e poco più di 49.000 litri dei due prodotti.
Le responsabilità per le condotte fraudolente sopra descritte sono attribuite ai rappresentanti dei due depositi fiscali (italiano e spagnolo) coinvolti nell’indagine e a un dipendente del deposito fiscale italiano con il ruolo di chimico, tutti di nazionalità italiana.
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