"Lo sconcertante atteggiamento tenuto ieri dalla Lega alla Camera sul “decreto Green Pass” (da una parte il ritiro dei propri emendamenti per evitare che il Governo ponesse la fiducia sul provvedimento, dall’altra il voto a favore degli emendamenti di Fratelli d’Italia) solleva una urgente questione di chiarezza degli esponenti del partito di Salvini anche a livello locale.

Qual è la posizione del Presidente della Provincia, nonché Sindaco della città simbolo dell’emergenza Covid? Cosa ne pensa il Sindaco di Lodi, che già nella fase critica e delicatissima del primo lockdown si era distinta per comportamenti poco rigorosi e poco rispettosi dei sacrifici (pesanti ma inevitabili) che venivano richiesti ai cittadini, con la rinuncia forzata a diversi momenti di socialità? La linea del suo assessore alla Protezione Civile, che non perde occasione per sollevare dubbi sulla campagna di vaccinazione e sul sistema di controlli basato sulla “carta verde”, riflette quella dell’amministrazione comunale del capoluogo?

Il grave episodio di ieri impone l’esigenza di mettere fine al tempo delle reticenze e dei silenzi opportunistici, perché per esponenti politici di vertice e figure con responsabilità istituzionali non possono esistere “terze vie” tra l’adesione alle misure di profilassi e prevenzione che sono state decise dal legislatore a tutela della salute pubblica e la loro contestazione.

E’ il momento che Passerini, Casanova, Villa, Delmiglio e la Lega lodigiana nel suo complesso escano allo scoperto e non sfuggano più ad un chiarimento che non può essere ulteriormente rinviato".

Partito democratico della Provincia di Lodi