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PESTE SUINA: INTERVENIRE SUBITO

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Giovedì 01 Febbraio 2024

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“Il contagio si sta diffondendo sempre di più e la situazione è chiaramente fuori controllo, chiediamo a Regione Lombardia di intervenire immediatamente”: così interviene la consigliera del gruppo Pd Roberta Vallacchi, sempre più allarmata, perché, dopo i casi rinvenuti in Piemonte, in provincia di Pavia e in provincia di Piacenza, è stato trovato morto un cinghiale infetto da Peste Suina Africana (PSA) in provincia di Parma.

“È evidente che ormai le province di Cremona, Lodi e Mantova sono circondate e Regione Lombardia non sta facendo abbastanza – sottolinea Vallacchi -. Bene intervenire sulla provincia di Pavia, dove da mesi continuano a riscontrarsi nuovi casi, ma va evitato che il contagio si espanda nelle altre province limitrofe e per questo vanno intensificati i controlli e le attività di contrasto”.

“Regione Lombardia però non lo sta facendo – attacca la consigliera dem - si sta limitando a fare raccolta di dati, mentre andrebbero messe in atto azioni come la creazione di aree di depopolamento, il prelevamento e l’analisi di molti più campioni sui cinghiali selvatici e sui maiali da allevamento, l’installazione di una segnaletica adeguata che informi sui comportamenti da tenere al fine di limitare il contagio e che dia notizia di quanto si sta facendo, il coinvolgimento degli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) e l’installazione a tappeto di strutture di sanificazione ed anticontagio in tutti gli allevamenti suinicoli”.

“Il contrasto al contagio da PSA sarebbe di competenza della Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia che però non sta facendo assolutamente nulla. Gli unici piccoli interventi messi in atto dalla Regione vengono dall’assessorato all’Agricoltura ma non sono sufficienti – dice Vallacchi riferendosi al bando annunciato la scorsa settimana – e la struttura commissariale nazionale per la PSA si sta dimostrando del tutto inefficace e non esiste nessuna azione coordinata sui vari livelli”.

“Dei GOT (Gruppi Operativi Territoriali) richiesti dal commissario nazionale ad agosto 2023, la Regione Lombardia ne ha deliberato uno solo, di fatto centralizzandolo e non sono ancora stati nominati i suoi componenti – denuncia l’esponente dem -. Per essere efficaci i GOT devono essere coordinati a livello locale e non centralizzati”.

“Con queste premesse, rischiamo che a giugno il virus entri anche nelle province di Cremona, Lodi e Mantova e questo significherebbe la fine della filiera suinicola dei nostri territori – conclude Vallacchi -. Siamo stanchi di questa situazione! Come gruppo consiliare del Partito Democratico stiamo continuando a denunciare, a fare interrogazioni e a presentare mozioni, ma non sta accadendo nulla. Noi, di fare la parte di quelli che ‘ve l’avevamo detto’, non abbiamo voglia. È ora di agire e fermare il contagio”.

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