Le mamme hanno voglia di festeggiare anche quest’anno, anche se sono stanche, preoccupate, tristi.

Che la Festa della Mamma sia una giornata per ascoltare le loro voci.

In questo periodo le mamme e, più in generale, le donne in famiglia si sono trovate a dover affrontare situazioni pesantissime. Mamme che gestiscono sia il telelavoro, sia i lavori domestici, sia l’accudimento dei figli a tempo pieno compresa una scuola on-line non sempre all’altezza della situazione.

Non possiamo dimenticare le mamme che in questo periodo si sono trovate ad affrontare da sole l’accudimento e la cura di figli e famigliari disabili, senza poter contare su alcun supporto né psicologico né concreto. Mamme e donne che accudiscono i propri famigliari ammalati, subiscono lutti crudeli e improvvisi senza smettere di assicurare alla famiglia una vita il più normale possibile.

Per non parlare di tutte le mamme e donne che stanno dando il proprio contributo piccolo e grande nella lotta al Covid19: dottoresse, infermiere, OSS, personale delle pulizie e via elencando. Mamme che al rientro a casa non possono ormai da due mesi abbracciare i propri figli e mariti.

Oggi un pensiero speciale va a tutte le mamme e ai bambini che subiscono violenze tra le mura domestiche che in questo periodo si sono trasformate in vere e proprie trappole da cui è ancora più difficile uscire. Un delicato abbraccio va a tutte le mamme anziane ospiti delle RSA, oggi più che mai fragili sia fisicamente sia emotivamente, che non hanno neanche il conforto dei propri famigliari ad allietare le giornate.

Sebbene non siano mamme rivolgiamo attenzione alle donne che nelle moderne e diffuse famiglie allargate si trovano ad affrontare rapporti genitoriali complessi e delicati, spesso travolte da mille difficoltà, ma che con coraggio e dedizione non fanno mancare ai bambini il proprio affetto e il proprio ruolo. Un carico emotivo, fisico e psicologico pesantissimo che non accenna a calare.

Già, perché siamo entrati nella fase 2, ma le donne rimangono le più penalizzate. Il rientro al lavoro per le mamme è sacrificato per garantire la cura dei figli ancora a casa. I dati sono allarmanti perché mettono in luce come siano soprattutto le mamme a pagare le conseguenze di ogni crisi. Il PD è al lavoro per un piano infanzia, che partendo proprio dai bisogni dei bambini, intende recuperare il ruolo di una rete di supporto territoriale che si è dimostrata in questa occasione l’unica risposta valida alle necessità delle famiglie.