Riparte SEA (Smart Export Academy), il programma formativo del Consorzio Lodi Export dedicato ai temi dell’export, con un ciclo di nuovi appuntamenti rivolti all'approfondimento di informazioni di attualità, caratteristiche tecniche ed opportunità di business relative ad alcuni tra i mercati esteri di maggior interesse, selezionati in base alle richieste delle aziende associate, alle competenze ed alle progettualità operative del Consorzio e dei propri partner.
Si riparte dagli Emirati Arabi Uniti: con la loro posizione geografica strategica al centro delle principali direttrici est-ovest e le abbondanti riserve di combustibili fossili che ne hanno trainato la crescita economica, sono diventati in meno di 50 anni uno Stato fortemente sviluppato e con un elevato tenore di vita, tanto che il PIL pro-capite è tra i più alti al mondo.
La situazione politica nel Paese è stabile. La famiglia regnante è al potere dalla nascita dello Stato e, grazie ad una generosa distribuzione dei proventi petroliferi e a politiche sociali che si prendono cura del cittadino, gode della totale approvazione da parte della popolazione di nazionalità emiratina.
L’economia è aperta e dinamica, soprattutto per merito di politiche di diversificazione che hanno ridotto l’incidenza delle rendite petrolifere sulla quota del PIL dal 60% del 1980 all'attuale 30%. Tale incidenza è inoltre destinata ad assottigliarsi ulteriormente nei prossimi anni, grazie alla diversificazione economica attuata nel Paese in settori non oil (principalmente infrastrutture, edilizia e turismo), a compensare i mancati introiti del petrolio.
Le zone di libero scambio presenti nel Paese (FTZ), con possibilità di proprietà straniera al 100% e totale esenzione fiscale, attirano inoltre consistenti capitali esteri.
Negli E.A.U. sono già presenti oltre 600 aziende italiane operanti nei più disparati settori produttivi.
Dopo la crisi finanziaria di Dubai nel biennio 2009/10, l'interscambio commerciale tra Italia ed EAU ha ripreso a crescere a ritmo sostenuto a partire dal 2011.
Attualmente, l'Italia è il decimo fornitore mondiale e il terzo a livello UE, dopo la Germania e il Regno Unito: in particolare, i dati del 2017 confermano il buon andamento dellevendite di macchine di impiego generale (+34,6%), dei prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio (+36,6%) e dei metalli preziosi (+272,3% ).
Grazie ai notevoli piani di sviluppo e infrastutturali previsti dal Governo emiratino nei diversi settori infrastrutturali, a maggior ragione dopo l'attribuzione dell' EXPO 2020 a Dubai e con la realizzazione del nuovo aeroporto internazionale nella città, sussistono rilevanti prospettive per le nostre imprese di acquisire commesse per la realizzazione di opere civili, sia nel settore pubblico che privato, con spazio anche per le PMI come fornitori settoriali o sub-contractor.
A ciò si ricollegano anche le grandi opportunità legate al settore dell'accoglienza, grazie ad un costante aumento del flusso di viaggiatori provenienti da tutto il mondo (sia per turismo che per affari) e per lo più caratterizzati da livelli reddituali e culturali medio-alti.
Appuntamento domani pomeriggio alle 14.30, nel foyer dell'auditorium Bipielle center a Lodi.
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