Comunicato del circolo Pd di Lodi.

"Della violenza di genere e dei femminicidi non bisogna parlarne solo sull'onda emotiva di efferati omicidi come quello di Giulia Cecchettin che ha scosso in modo particolare l'opinione pubblica e ha visto una forte reazione anche con manifestazioni di piazza.

Occorre tenere viva l'attenzione e affrontare una battaglia culturale che metta in un angolo violenza e supremazia maschili. Proprio per questo, il PD di Lodi organizza per sabato 2 marzo, alle ore 16 in Sala Granata (Biblioteca), un incontro di riflessione e confronto per discutere ancora una volta di questo tragico fenomeno e per cercare di capire come affrontarlo. Dopo l'introduzione del segretario Stefano Sordi, ne parleranno Paola Metalla, Presidente dell'associazione Orsa Minore, che gestisce il Centro antiviolenza di Lodi; Danila Baldo, formatrice sui temi della differenza di genere; la psicologa Alessandra Locatelli presidente dell'associazione "Io per te" di Codogno. L'attrice Giusi Cremonese leggerà storie di donne vittime della violenza di genere.

Si cercherà di mettere a fuoco come il patriarcato, in quanto sistema sociale che privilegia il potere maschile e svaluta le donne, messo in crisi e giustamente contestato in primis dalle donne ed anche dal cambiamento sociale, possa fare da sfondo culturale nelle violenze di genere e nel loro epilogo più tragico, il femminicidio. Gelosia, possessività, misoginia, disprezzo per l'indipendenza femminile, rifiuto di sottomissione o altre manifestazioni di controllo patriarcale.

Le leggi e le politiche possono svolgere un ruolo importante nel combattere il femminicidio, ma è essenziale anche affrontare le radici più profonde della violenza di genere nel patriarcato. Ciò richiede un cambiamento culturale che sfidi le norme di genere dannose, promuova l'uguaglianza di genere e riconosca il valore e la dignità delle donne come individui autonomi e liberi".