La galleria ‘Immagini, spazio, arte’ di via Beltrami a Cremona apre le porte a nove artisti italiani.

“Li accomuna la ricerca di sottese figurazioni in dipinti e sculture di qualità” ha osservato il critico d’arte Gianluigi Guarneri presentando al pubblico cremonese la collettiva curata da Dino Cecconi.

La mostra si apre con le opere della milanese Fiammetta Mora, da sempre attenta a cogliere la bellezza intrinseca dei paesaggi e delle marine che si snodano sotto i nostri occhi, delle quali coglie l’intima poesia.

Si tratta di opere che rivelano una grande padronanza della tavolozza, con un sapiente uso del colore come elemento espressivo essenziale.

Ecco poi i dipinti del pescarese Jari Di Giampietro, attirato in particolare dal corpo umano e dalle sue molteplici sfaccettature.

Arriva anche lui da Milano Simone Galimberti, giovane artista che ama stupire il visitatore con dipinti nei quali spicca in maniera evidente la lezione di Caravaggio.

“La luce mette in risalto particolari nei quali si concentra l’attenzione dello spettatore” ha sottolineato Guarneri evidenziando la straordinaria capacità dell’artista di cogliere l’essenziale in soggetti ordinari.

Con la modenese Paola Marchi si torna alla descrizione poetica dei paesaggi che ci circondano; in questo caso l’artista riesca a trasformare in maniera sognante luoghi che affascinano lo spettatore, quasi immergendolo in una realtà trasfigurata.

La brianzola Chiara Maria Rossetti si muove anche lei tra i paesaggi, ma delle grandi città, sospese in riflessi dai contorni precisi che ne esaltano le caratteristiche specifiche.

Emblematica è la raffigurazione di Firenze attraversata dal suo fiume.

Accattivanti sono gli acquarelli della bergamasca Pamela Crotti. Nei suoi dipinti ama descrivere soprattutto i cavalli, colti nel momento della loro dinamicità, rappresentazione di quella forza intrinseca che promana dalla loro stessa figura.

Il milanese Fabio Battipaglia propone, invece, le sue ‘nature morte’, una delle quali – la cesta con la frutta – vuole essere un vero e proprio omaggio all’arte di Caravaggio, autore nel ‘600 del medesimo soggetto.

Ecco, poi, i pastelli della lecchese Gabriella Maglia; tra composizioni floreali, giochi d’acqua e paesaggi campestri l’artista descrive un mondo idilliaco nel quale anche le cromie suggeriscono allo spettatore il senso di pace ed armonia che emerge dalla natura.

La mostra si chiude con le sculture del bresciano Luciano Vicentini. I suoi bronzi descrivono donne fascinose, cavalli colti nel momento della caduta drammatica e figure che si stagliano nello spazio quasi a coglierne l’immensità. Alla sua città, Sirmione, ha dedicato anche una serie di formelle che ne coglie le principali vicende storiche.

Alla collettiva allestita nelle sale di ‘Immagini, spazio, arte’ di via Beltrami a Cremona è intervenuto anche Angelo Rescaglio, noto esponente degli ambienti culturali locali.

La mostra resterà a disposizione dei visitatori fino  a sabato, 4 marzo.