Una vittima italiana nell'attentato che ha colpito Barcellona. 

Si tratta di Bruno Gulotta, residente a Legnano, che si trovava in vacanza nella città catalana assieme alla moglie ed ai due figli piccoli, un bimbo di sei anni e una bimba di sette mesi. Gulotta, 35 anni, che al momento dell'attacco si trovava sulla Rambla, sarebbe rimasto ucciso dal furgone che è piombato sulla folla provocando almeno 13 morti. Al momento è ancora in corso l'identificazione della salma.

All'ambasciata italiana in Spagna risulta, inoltre, che altri tre connazionali siano rimasti feriti nell'attentato. Lo ha annunciato a "6 su Radio 1" l'ambasciatore a Madrid, Stefano Sannino. Nella notte hanno lavorato diverse equipe di medici forensi per le autopsie e l'identificazione delle vittime dell'attacco della Rambla, come ha riferito la Generalitat. I medici dell'Istituto di medicina legale e scienze forensi del Ministero della giustizia lavorano all'identificazione dei corpi arrivati nella Ciudad de la Justicia.

Ieri la Farnesina aveva già parlato della possibilità di un coinvolgimento di italiani nell'attentato.

Intanto, la notte scorsa altro attentato in Spagna.

Sei persone, un agente di polizia feriti e cinque attentatori uccisi: è questo il bilancio dello scontro a fuoco con la polizia avvenuto questa notte a Cambrils, a circa 120 chilometri a sud di Barcellona, nella provincia di Tarragona, poche ore dopo la strage sulla Rambla del capoluogo catalano. Oltre ai terroristi uccisi, un uomo sospettato di essere coinvolto nell'attentato è stato arrestato dalla polizia in una strada della città. Uno dei civili feriti è in gravi condizioni.