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ACQUA BENE PREZIOSO PER L'AGRICOLTURA

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Mercoledì 24 Aprile 2019

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Si è parlato del bene prezioso dell'acqua e soprattutto del Tavolo Regionale Permanente dell'Acqua, varato il 1° Aprile scorso in Regione Lombardia, ieri sera a FierAgrumello, nella Sala conferenze di Cascina Castello.

'Tavolo Regionale Permanente dell'Acqua: proposte per gestire le criticità', il tema del convegno proposto da Libera Associazione Agricoltori Cremonesi e A.n.g.a. Cremona. Un argomento complesso quanto delicato e particolarmente tecnico ma fondamentale per il mondo agricolo, sul quale durante la serata non si è mancato di evidenziare criticità ma anche proposte.

Al tavolo dei relatori, professionalità e personalità di elevato livello, tra cui l'assessore regionale all'Agricoltura, Fabio Rolfi, e il presidente di Confagricoltura Lombardia, Antonio Boselli.

Moderatore della serata, Alessandro Bettoni (presidente Consorzio di bonifica Dugali, Naviglio, Adda Serio, Dunas). In sala il neo eletto presidente della Libera Agricoltori Cremonesi, Riccardo Crotti e il consigliere regionale Federico Lena e Dopo il saluto del sindaco di Grumello, Fabio Scio – che ha ricordato che in passato a FierAgrumello si era già parlato del 'tema acqua' – e del presidente del Comitato Fiera, Luigi Tantardini – che ha ricordato come anche le piccole realtà debbano essere supportate -, è stato il presidente di Anga Cremona, Roberto Bellini ad introdurre la serata: 'Un tema importante scelto non a caso per una zona che, come la nostra, è a forte valenza agricola, soprattutto in riferimento alla maiscoltura, una pianta delicata che subisce fortissimi stress idrici', ha sottolineato Bellini che ha posto l'accento anche sul lavoro che gli agricoltori svolgono nella manutenzione periodica dei canali irrigui, a favore della propria redditività ma anche a favore della collettività'.

Un escursus storico e un quadro della situazione idrica attuale in Lombardia e nel nostro territorio è stato presentato da Paolo Micheletti (direttore Consorzio di bonifica Dugali, Naviglio, Adda Serio, Dunas), con riferimento ai fontanili, alle grandi dighe, ai laghi, ai corsi d'acqua e in particolare a Oglio e Adda, mettendo in evidenza anche le criticità, tra cui la difficoltà tra la disponibilità di acqua soprattutto nei periodi critici e la gestione, anche relativamente all'agricoltura. 'Una disponibilità d'acqua legata al clima ma non solo', ha infatti rimarcato Micheletti che ha puntato l'accento sull'importanza di stringere accordi con le autorità dei laghi prealpini come bacini idrici fondamentali ed indispensabili per l'agricoltura di pianura.

Massimo Buizza (direttore Consorio dell'Oglio), ha portato la propria esperienza, che ha parlato di 'flessibilità' nell'affrontare l'importante tema dell'acqua, sottolineando l'importanza di adattare il rilascio d'acqua alle precipitazioni con riferimento a pozzi irrigui e precisando che 'spesso all'agricoltura sono demandati oneri ma raramente benefici in materia di acqua. Se questi oneri fossero remunerati non ci sarebbe bisogno di picchi intensivi', ha ribadito Buizza. Luigi Bertoli (direttore Consorzio dell'Adda), ha precisato che 'i Consorzi non sono abbastanza valorizzati in qualità di enti che permettono di avere acqua irrigua, sottolineando l'importanza di una concertazione che vada al di là dei singoli interessi di parte.

Le conclusioni sono state affidate all'assessore regionale all'agricoltura, Rolfi, e al presidente di Confagricoltura Lombardia, Boselli. Con al centro il neo nato Tavolo Regionale Permanente dell'Acqua. 'Un tavolo che ho voluto per affrontare il tema dell'acqua a 360 gradi e perchè la parte politica e istituzionale deve farsi carico di mediare interessi diversi e fare sintesi per trovare soluzioni – ha spiegato Rolfi – Proprio per questo ho voluto la presenza di tutti gli attori, compresi i quattro assessorati di competenza'. 'Gli obiettivi del Tavolo? Il monitoraggio costante e complessivo su tutto ciò che ruota attorno al tema dell'acqua (non solo nei momenti di emergenza); una riflessione ad ampio raggio con mediazione tra interessi contrapposti; un confronto sugli investimenti (il contribuente lombardo deve avere la consapevolezza che le opere si fanno in Lombardia); la valutazione delle varie proposte in un'ottica di condivisione, pur con interessi diversi. Tenendo presente la situazione agricola lombarda che è prettamente irrigua e investimenti integrativi per una maggiore efficienza e resa dell'acqua: a questo proposito non è utopico pensare allo sfruttamento delle ex cave come possibili bacini idrici di pianura, anziché discariche'. 'Una cosa deve essere chiara – ha aggiunto Rolfi – L'agricoltura non spreca l'acqua ma usa metodi di irrigazione ecologica, effettua manutenzioni: bisogna smentire i falsi miti e le false credenze'. 

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