Malmena il padre con il quale convive e per lui il giudice per le indagini preliminari fissa la misura cautelare degli arresti domiciliari, con braccialetto elettronico, in attesa del processo.
Un equipaggio della Squadra Volanti della Questura di Monza e Brianza è stata inviata presso un’abitazione in via Galileo Galilei, per la segnalazione di una violenta aggressione ai danni di un anziano da parte del figlio convivente con i genitori.
I poliziotti giunti nell’abitazione provvedevano a bloccare il presunto aggressore ed a soccorrere l’anziano spaventato, dolorante e in evidente stato di agitazione, il quale presentava una tumefazione al volto e lamentava un forte dolore al costato.
L’aggressore, identificato per un italiano di 49anni residente a Monza, proferiva insulti e accuse nei confronti del padre, attribuendogli la responsabilità di essere la causa di tutte le sue recenti disfatte.
Trasportato all’ospedale San Gerardo, e dopo le cure mediche necessarie all’anziano venivano riscontrati un trauma cranico e la frattura della decima costola di destra con una prognosi iniziale di 25 giorni salvo complicazioni.
Gli agenti appuravano altresì che solo negli ultimi 15 giorni, l’83enne avrebbe subito altri maltrattamenti, mai denunciati per non voler peggiorare la già delicata situazione del figlio.
In relazione ai gravi fatti avvenuti, il presunto aggressore veniva tratto in arresto dagli agenti sussistendo la flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia aggravato e posto a disposizione della Procura della Repubblica di Monza in attesa del giudizio per direttissima.
All’esito del giudizio il giudice ha convalidato l’arresto ed ha disposto la misura restrittiva degli arresti domiciliari con l’applicazione del dispositivo di controllo del braccialetto elettronico.
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