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AGRICOLTURA PIÙ GREEN D’EUROPA

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Venerdì 13 Dicembre 2019

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La Regione Lombardia ha vietato per l’anno campagna 2019/2020 l’impiego per uso agronomico dei fanghi da depurazione in 168 Comuni del territorio regionale.

Con questo decreto si prevede che l’impiego per uso agronomico dei fanghi sia autorizzato solo sui terreni che non siano localizzati in Comuni in cui la produzione di effluenti da allevamento dovuta al carico zootecnico supera il limite fissato dalla Direttiva nitrati e dalla norma regionale di settore (170 kg N/ha/anno per le zone vulnerabili; 340 kg N/ha/anno per le zone non vulnerabili).

Di fatto, laddove si verifica una sovrabbondanza di liquami animali rispetto alla superficie coltivata, si giustifica la priorità verso gli effluenti zootecnici rispetto ai fanghi da depurazione. Per ogni Comune lombardo è stata definita l’idoneità o la non idoneità alla distribuzione dei fanghi attraverso uno studio tecnico effettuato dall’Ente regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste.

“Dove c’è concime animale a sufficienza anche l’anno prossimo non sarà possibile spandere fanghi in Lombardia – dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi, promotore dell’iniziativa -. Il letame delle nostre stalle è già più che sufficiente per concimare e arricchire i nostri terreni. I fanghi eventualmente devono essere considerati come integrativi e non sostitutivi della materia organica”.

Il limite è superato in gran parte delle aree agricole di pianura delle province di Bergamo e Brescia, nella parte sud-occidentale e nord-occidentale (al confine con la provincia di Brescia) della provincia di Mantova, nel settore settentrionale della provincia di Cremona e in alcuni comuni della provincia di Lodi.

Nelle Zone non Vulnerabili da Nitrati (ZnVN) 10 Comuni superano il limite di 340 kg/ha/anno, mentre in Zone Vulnerabili da nitrati (ZVN) sono 158 i Comuni che superano il limite di 170 kg/ha/anno.

“Continuiamo la nostra azione di tutela del territorio, dell’agricoltura e dei prodotti agroalimentari lombardi – sottolinea Rolfi -. La pianura padana è fertile grazie alla zootecnia. I territori che negli anni passati sono stati arricchiti per esigenza con fertilizzanti chimici oggi si trovano ad affrontare problematiche legate all’inaridimento. Lo smaltimento dei fanghi non può avvenire solo nei terreni agricoli. Lavoriamo per contribuire alla realizzazione di nuove tecnologie anche relative all’incenerimento, come già avviene in altre zone d’Europa”.

“La prossima sfida è quella dell’aggiornamento della ‘Direttiva nitrati‘. Abbiamo chiesto all’Unione europea – aggiunge il responsabile regionale dell’Agricoltura – che il limite allo spandimento venga innalzato oltre l’attuale limite di 250 kg/ha. Concesso fino a oggi per le aziende in deroga. Per utilizzare in modo ancora più efficiente e sostenibile la materia organica delle stalle come concime. Alzare il quantitativo significa rifornire più correttamente il terreno, agevolando le aziende allo smaltimento del letame, riducendo l’urea e i fanghi con maggiori benefici ambientali”.

In provincia d Lodi (9 Comuni) Abbadia Cerreto - Bertonico - Brembio - Castelgerundo - Corte Palasio - Guardamiglio - Ospedaletto Lodigiano - Secugnago e Turano Lodigiano

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