Una nuova mostra, gratuita per i visitatori, promossa a Lodi dalla Fondazione Cosway in collaborazione con la Fondazione Stefano ed Angela Danelli e il Comune di Lodi.

Si tratta di una mostra dedicata alla famiglia Loretz, ceramisti e pittori attivi tra Lodi e Milano alla fine dell’Ottocento. La sede della mostra sarà il Polo Culturale Maria Cosway di via Paolo Gorini, che ha già ospitato la mostra dedicata al Bergognone e quella sulle Donne di Casa Manzoni, sempre ad accesso gratuito.

Dal 5 marzo al 17 maggio del prossimo anno nell’ex cappella del collegio (recuperata come spazio espositivo) sarà ospitata una mostra che raccontare le esperienze, in ambito pittorico e soprattutto ceramico, di una famiglia legata a Lodi, che per lungo tempo ha operato in città e ha mantenuto legami significativi con il Lodigiano.

I protagonisti dell’esposizione saranno tre esponenti della famiglia Loretz: Carlo, Giano e Carlo junior.

Il capostipite nacque a Lodi nel 1841 e dopo essersi dedicato alla pittura nel 1872 ricevette da Antonio Dossena, sindaco di Lodi, che era anche proprietario della maggiore fabbrica di ceramiche attiva in quegli anni in città, la proposta di cimentarsi nella decorazione delle maioliche prodotte dalla sua impresa.

A distanza di un decennio dal primo incontro con Dossena, Carlo Loretz era diventato un esperto ceramista e aveva sviluppato un proprio particolare stile legato ad una moderna produzione di ceramiche di gusto antico. Successivamente fondò insieme al figlio Giano una fabbrica a Milano specializzata nella riproduzione accurata delle ceramiche graffite che si aggiudicò, negli anni, molti riconoscimenti in occasione di esposizioni sia nazionali che estere. Carlo Jr ha conservato e promosso la memoria della famiglia, essendo stato comunque anche lui un interessante pittore che si è dedicato saltuariamente alla ceramica.

Al centro della mostra della Fondazione Cosway c’è Il loro percorso artistico ed imprenditoriale, che muove dall’antica tradizione della ceramica lodigiana per trasformarla e rinnovarla in un ambito nuovo e secondo canoni estetici che vennero ampiamente apprezzati anche all'estero. Tre le sezioni principali: i quadri realizzati dal capostipite; le maioliche decorate per la fabbrica Dossena; le ceramiche graffite, sia di imitazione che di moderna ideazione.

I pezzi esposti arriveranno da musei e collezioni private oltre che dalla famiglia Loretz, le cui ultime eredi hanno voluto fortemente partecipare alla mostra di Lodi.

Il direttore della mostra è Luca Marcarini, mentre a coordinare il progetto ci pensa Marina Arensi e nel comitato scientifico figurano anche Enrico Venturelli, Sergio Nepoti e Mario Marubbi.

Oltre al valore culturale e storico, la mostra ha un'importante valenza sociale: grazie alla Fondazione Danelli, alcuni ragazzi con autismo verranno preparati per svolgere visite guidate, offrendo loro un’occasione unica di crescita e inclusione.

Per diventare realtà questo progetto ha però bisogno di sostegno, anche economico.

La Fondazione Comunitaria della provincia di Lodi ha accettato di destinare un contributo all’iniziativa, ma per ottenerlo è necessario raccogliere in modo autonomo donazioni per 12mila euro entro il 14 luglio. Chiunque volesse sostenere il progetto può farlo effettuando un bonifico bancario (Banca Intesa Sanpaolo: IT31T0306909606100000010657 -

Banco BPM: IT28F0503420302000000158584 - Banca Centropadana Credito Cooperativo: IT70U0832420301000000018127 - Banco posta: IT10P0760101600000039797667) e indicando come causale il titolo del progetto: I Loretz una famiglia di ceramisti e pittori.