La procura della Repubblica del Tribunale di Lodi ha chiesto l'archiviazione delle indagini per omicidio volontario sulla morte della 35enne nigeriana, Josephine Odijie, che era stata trovata annegata il 3 giugno dello scorso anno nella piscina dell’abitazione dell'imprenditore agricolo, di 78 anni, a Castelgerundo, in provincia di Lodi, con il quale conviveva da alcuni anni.
L'inchiesta aveva confermato che al momento del decesso la donna era ubriaca, con un tasso alcolico di più di 2 grammi per litro, e la morte dovuta ad asfissia per annegamento.
Anche le telecamere di sorveglianza non avevano indicato la presenza di altre persone nè nella casa, nè nel giardino.
Quindi gli investigatori hanno concluso che si sia trattato unicamente di un incidente, causato o da una caduta o dalla mancanza di coordinamento dei movimenti, a causa dell’alcol ingerito.
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