Nell'ultima seduta del Consiglio Provinciale di Lodi, l'ente ha approvato (8 voti favorevoli: Lodigiano Terra Nostra e Uniti per il Lodigiano; 2 voti contrari: Civici e Lega per il Lodigiano) il rendiconto dell’esercizio 2024.

Al netto dei fondi di accantonamento e delle quote vincolate per legge, il risultato di amministrazione presenta un avanzo disponibile di circa 1,9 milioni di euro, frutto in particolare delle risultanze del riaccertamento dei residui, che nel rapporto tra la cancellazione di attivi non più esigibili e passivi non più dovuti ha registrato un saldo positivo per circa 1 milione di euro.

L’utilizzo della parte disponibile dell’avanzo 2024 verrà stabilito con apposita variazione al preventivo 2025 a seguito della verifica sugli equilibri di bilancio da effettuarsi entro il mese di luglio, con un indirizzo prioritario già individuato per quanto riguarda la spesa per investimenti nella copertura dei fabbisogni extra per gli interventi di completamento delle opere Pnrr di edilizia scolastica non finanziati dai fondi UE e per quanto riguarda la parte corrente nell’incremento della spesa per il personale legato al rinnovo contrattuale in discussione ed ai maggiori margini di spesa per il salario accessorio stabiliti nel recente Decreto Legge PA.

In merito agli accantonamenti, quello a titolo “rischio partecipate” legato alla società Lodinnova (ex Fiera) è stato azzerato, in considerazione dell’imminente chiusura della liquidazione della società con copertura integrale del pagamento dei debiti tramite capitali propri. L’importo accantonato a fondo rischi partecipate, pari a circa 1,4 milioni di euro, è stato pertanto reiscritto al bilancio della Provincia nel fondo passività potenziali.

Un ulteriore dato significativo del rendiconto 2024 è quello relativo ai versamenti effettuati dalla Provincia a favore dell’erario centrale ai fini della riduzione del deficit statale, per un importo che ha raggiunto la cifra di 14.574.000 euro, a fronte di contributi statali per il finanziamento delle funzioni fondamentale dell’ente di circa 7 milioni di euro: l’anno scorso, infatti, al cosiddetto “contributo di finanza pubblica” istituito nel 2016 e valido sino al 2030, si sono aggiunti ulteriori 475.000 euro di “spending review” introdotte con la Legge di Bilancio 2023.  

Sul fronte delle entrate tributarie, nel 2024 si è registrata una apprezzabile ripresa dell’Imposta Provinciale di Trascrizione sui veicoli, rispetto ai vistosi cali del 2022 e 2023, anche se il gettito annuale resta ancora inferiore di quasi il 20% rispetto al pre Covid (circa 6 milioni di euro rispetto a circa 7,2 milioni). Dopo quattro anni consecutivi di calo, sono stati invece pienamente ristabiliti i livelli pre Covid per quanto riguarda il gettito dell’imposta Rc Auto, che anzi nel 2024 è stato persino superiore per circa 200.000 euro a quello del 2019.

Per quanto riguarda le spese di funzionamento dell’ente, quelle per il personale sono in aumento per il terzo anno consecutivo, per effetto sia di nuove assunzioni (nei pur ristretti limiti consentiti dalla normativa vigente) che dei rinnovi contrattuali: i livelli sono in ogni ancora lontanissimi da quelli pre riforma Del Rio (legge 56/2014), con una incidenza sul totale della spesa corrente attorno al 12%, contro l’oltre 30% del 2013.

Infine, l’indebitamento dell’ente continua il percorso di rimborso, senza accensione di nuovi mutui né rinegoziazione di quelli esistenti, con uno stock complessivo che nell’ultimo triennio si è ridotto da circa 24 a circa 22 milioni di euro ed un dato pro capite sceso da circa 10,5 a circa 9,6 euro per abitante.