Per la seconda volta nel giro di un mese, Stefano Rotta, appassionato cultore della vita di fiume, ha ritrovato la sua barca ormeggiata lungo l'Adda, danneggiata e affondata.
A Rotta non è rimasto altro da fare che segnalare ancora una volta alle forze dell'ordine quanto gli è accaduto.
Socio di Legambiente, in sua difesa è intervenuto Andrea Poggio, esponente di spicco dell'associazione ambientalista, che - in un comunicato diffuso ieri - parla esplicitamente di "azione intimidatoria" nei confronti di Rotta da parte di ignoti.
Secondo Poggio, potrebbero essere le recenti prese di posizione di Rotta nei confronti del criticato taglio di alberi e arbusti nell'area adiacente la Piarda Ferrari, in riva all'Adda, la causa scatenante la presunta azione intimidatoria.
Ricordiamo che il taglio delle piante era stato deciso dal Parco Adda Sud, con la presa d'atto del Comune; l'intervento era stato affidato ad una società privata.
Saranno, comunque, ora le forze dell'ordine ad occuparsi del caso.
Era ricoverato a San Giovanni Rotondo, in Puglia, per...
E' accaduto nel Cremonese; le forze dell’ordine stanno...
Un uomo di 57 anni di Vescovato ha improvvisamente perso...