Un'intera comunità costretta a lasciare le proprie abitazioni.
E' quella di Moglia, frazione di Sermide nel Mantovano; oltre 800 persone hanno dovuto lasciare le loro case dopo il ritrovamento di un ordigno della seconda guerra mondiale, urtato nel corso di lavori di scavo.
Potrebbe esplodere entro martedì, 6 maggio, e per evitare conseguenze le autorità pubbliche hanno deciso di trasferire provvisoriamente - fino a quella data - tutta la popolazione residente.
Per evitare sciacallaggi, la zona è stata interdetta a chiunque e le forzr dell'ordine assicureranno la loro presenza ventiquattro ore su ventiquattro.
Se l'ordigno, del peso di oltre un quintale, non dovesse esplodere - come tutti sperano - verrà poi messo in sicurezza dagli esperti in disinneschi di vecchi ordigni.
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