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CARTE DI CARBURANTE CLONATE

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Giovedì 10 Luglio 2025

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Importante operazione della Polizia di Stato bresciana, coordinata dalla Procura della Repubblica di Bergamo, nell'ambito della clonazione e dell’utilizzo di carte di carburante ai danni di numerose società.

L’attività degli inquirenti ha portato all’individuazione di un gruppo composto da 4 persone (due romeni, un algerino e un italiano) presunte responsabili a vario titolo, oltre che del reato di indebito utilizzo di carte di pagamento, anche di associazione per delinquere e ricettazione.

L’indagine, condotta dalla Squadra Mobile di Brescia con l’ausilio dei colleghi di Bergamo, è stata avviata a seguito della segnalazione da parte del responsabile del Settore Servizi Economali dell’ASST Spedali Civili di Brescia, che dal mese di marzo dell'anno scorso aveva notato della movimentazione anomala sulle tessere carburante delle auto in uso alla guardia medica.

La successiva attività d’indagine ha poi portato l’attenzione degli investigatori sulla provincia di Bergamo, dove i pagamenti sospetti risultavano essere maggiormente ricorrenti.

Individuati i primi componenti del gruppo, è stato scoperto - nel Comune di Grassobbio in bergamasca, a pochi metri dalla pista di atterraggio dell’aeroporto “Orio al Serio” - un deposito abusivo dove gli indagati stoccavano migliaia di litri di carburante che, una volta caricato su furgoni adeguati allo scopo, veniva di volta in volta consegnato agli acquirenti finali in una sorta di delivery a domicilio.

Nel corso dell’operazione, sul territorio di Bergamo e provincia, sono state eseguite diverse perquisizioni che si sono concluse con il sequestro di centinaia di litri di carburante, decine di cisterne e numerose tessere di pagamento, oltre che di tabacchi lavorati esteri provenienti dall’Est Europa.

Il danno economico calcolato per le aziende coinvolte, nel solo periodo d’indagine, ha superato i 20.000 euro, per un quantitativo di carburante superiore ai 10.000 litri.

Nei confronti dei quattro indagati, il Questore di Brescia Paolo Sartori, ha già emesso un Divieto di Accesso alle Manifestazioni sportive (D.A.S.P.O. Fuori Contesto) con il quale si impedisce di accedere agli impianti dove si svolgono le manifestazioni per la durata di 2 anni.

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