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CAVA VAILATA, IL PROGETTO VA AVANTI

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Sabato 08 Aprile 2017

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Cava Vailata a Treviglio: il progetto di discarica per amianto va avanti.

"Pur rimanendo in attesa del parere ufficiale degli uffici competenti, nella seduta odierna non paiono essere emersi elementi utili e sufficienti per rivalutare un progetto che, ricordo, ha trovato i pareri tecnici favorevoli di compatibilità da parte degli enti competenti, fra cui Arpa e Ats (ex Asl) già nel 2012, prima dunque che diventassi assessore regionale e prima dell'insediamento dell'attuale amministrazione comunale".

Lo ha ribadito l'assessore regionale Claudia Terzi al termine della Conferenza dei Servizi sulla discarica per rifiuti contenenti amianto nel Comune di Treviglio, in località Cava Vailata.

"Fin da subito - ha spiegato l'assessore Terzi - avevo espresso tutta la mia preoccupazione per questo intervento, molto impattante per l'intero territorio di Treviglio. E' chiaro che continueremo a vigilare sulla realizzazione della discarica di amianto nata diversi anni fa per volontà della Giunta dell'epoca, senza allora nemmeno affrontare la bonifica dei terreni, in attesa della decisione del Consiglio di Stato che mi auguro possa arrivare nel più breve tempo possibile".

"Come Regione abbiamo messo in campo il massimo impegno istituzionale possibile, cercando di recepire e sostenere le istanze dell'attuale Amministrazione comunale trevigliese. Purtroppo non è bastata nemmeno una mozione del Consiglio regionale approvata all'unanimità e una mia personale richiesta scritta per valutare la sospensione della procedura di Autorizzazione integrata ambientale fino al pronunciamento del Consiglio di Stato. Mi è stato infatti comunicato che non sussistono i presupposti giuridici che consentano alla mera pendenza di appelli in Consiglio di Stato o alle istanze di prelievo di sospendere il procedimento autorizzativo in corso. Infine non dobbiamo dimenticarci che, pur non condividendo questa decisione, dobbiamo adeguarci alla sentenza del Tar che ci impone di autorizzare l'Aia unitamente alla bonifica", ha affermato la Terzi.

L'ultima mappatura disponibile sulle coperture di cemento amianto dice che la Bergamasca ha eliminato dal 2007 al 2012 circa il 27,3 per cento dell'asbesto presente. Ne restano ancora in giro poco meno di 39 milioni di chili. Tre gli impianti di stoccaggio e smaltimento: Montichiari, Brescia e Pavia.

Gran parte dell'amianto 'lombardo' rimosso, circa il 94 per cento dei 200 mila metri cubi annui, va oggi ancora in Germania, nei 24 impianti attivi. 

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