È sempre più pericolosa la pista cicllabile di via del Sandone a Lodi.
Allargata per quanto possibile dalla giunta Casanova, in queste settimane estive è diventata pressoché impraticabile, soprattutto nel tratto compreso tra il sottopasso della tangenziale e la provinciale per Lodi Vecchio, quello più pericoloso.
A costringere i ciclisti ad entrare nella sede stradale percorsa da camion e auto è la vegetazione cresciuta rigogliosa a dimostrazione che la natura, se le è data l'occasione, riconquista i suoi spazi.
In effetti, a poco serve spendere soldi pubblici per ampliare tratti ciclabili se poi non si pensa alla manutenzione ordinaria, quella che tutti si dimenticano di praticare.
Così, con buona pace di chi amministra, a rischiare la pelle sono i soggetti più deboli, in questo caso i ciclisti.
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