Frutteti assaltati dalla cimice asiatica a causa del caldo improvviso.
Emergono situazioni critiche soprattutto in provincia di Lodi.
“Quest’anno, complice il maltempo di maggio, le cimici sono arrivate tardi – conferma Marco Mizzi, agricoltore con un frutteto a Lodi città – ma si stanno dando da fare soprattutto su pesche, albicocche e lamponi. Ci sono già danni su almeno il 15% del raccolto, ma in altre zone stanno colpendo in maniera più pesante”.
Finora tra le colture che normalmente vengono attaccate da questo insetto sul territorio sono stati risparmiati soia e mais.
“Solo perché quest’anno siamo in ritardo con la coltivazione: la soia sta crescendo adesso – spiega Alessandro Rota, agricoltore di Cassano d’Adda, in provincia di Milano – Non è ancora appetibile per gli insetti, ma la situazione è destinata a peggiorare come negli ultimi anni”.
La “cimice marmorata asiatica” è particolarmente pericolosa per l’agricoltura, perché prolifica con il deposito delle uova almeno due volte all`anno con 300-400 esemplari alla volta, che con le punture rovinano i frutti rendendoli inutilizzabili, compromettendo seriamente parte del raccolto.
Il suo nome scientifico è Halyomorpha halys ed è originaria dell`Asia orientale, in particolare di Taiwan, Cina e Giappone. Gli studiosi la definiscono estremamente polifaga, perché si nutre di un’ampia varietà di specie coltivate e spontanee.
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