Gli uomini del G.O.A. della Guardia di Finanza di Brescia hanno portato a termine un’operazione antidroga arrestando due albanesi, residenti rispettivamente a Concesio e La Spezia, ritenuti i vertici in Italia di un’organizzazione che dall’Olanda inviava grosse partite di cocaina in Italia.

Lo stupefacente giungeva a Brescia tramite vetture dotate di “doppiofondo” e veniva poi smerciato nel nord Italia, con particolare riferimento alla provincia di La Spezia.

Infatti, già in data 11 agosto, i finanzieri avevano individuato un carico di cocaina destinato alla stessa organizzazione. Grazie ad un controllo effettuato nella zona della bassa Val Trompia in collaborazione con i militari dell’Arma dei Carabinieri, veniva individuata una BMW con targa inglese a bordo della quale erano stati occultati 10 panetti di cocaina, per un peso di oltre 10 chili, occultati in due diversi doppi fondi ricavati ne paraurti e nell’imbottitura dei sedili posteriori.

Il “corriere” S.D., albanese di 41 anni, parte della medesima organizzazione criminale, veniva pertanto arrestato. Tale intervento repressivo, tuttavia, faceva sorgere il sospetto nei due indagati, vertici dell’organizzazione, di essere oggetto di attività di indagine, determinandoli a lasciare immediatamente il territorio nazionale. Per tale motivo, quindi, nella giornata del 17 settembre, su ordine della Procura di Brescia, si procedeva all’arresto dei due fuggitivi, K.K. albanese di 32 anni residente nel bresciano e il connazionale dimorante a La Spezia, X.A. di 27 anni, destinatari della droga sequestrata l’11 agosto.

Nel corso delle perquisizioni domiciliari, eseguite durante la cattura dei due trafficanti, veniva rinvenuto e sottoposto a sequestro ulteriore stupefacente, denaro contante, numerosi cellulari e un’autovettura. In particolare nell’abitazione di Concesio i finanzieri rinvenivano quasi 300 grammi di cocaina, occultati in un cunicolo ricavato in una parete dietro un pannello “a muro” adibito ad appendiabiti.

Inoltre, venivano scoperti circa 30.000 euro in contanti, gran parte dei quali occultati dietro un quadro appeso alla parete, raccolto in due mazzette da 200 banconote ciascuna del taglio di 50 euro e una terza mazzetta costituita da banconote da 50 e 20 euro.