27 anni sono trascorsi da quella tragica sera del 27 luglio 1993 quando una macchina carica di esplosivo saltò in aria nei pressi dei Giardini pubblici di via Palestro a Milano uccidendo cinque persone, fra cui tre Vigili del fuoco in servizio quella sera al distaccamento di via Benedetto Marcello: Carlo La Catena, Sergio Pasotto e Stefano Picerno.
"Una strage mafiosa volta a ricattare lo Stato", come si legge sulla lapide posta accanto all'ingresso del Padiglione di Arte Contemporanea, teatro del vile attentato.
Alle 10.00 di stamane le massime autorità civili e militari si sono strette attorno al gonfalone dei Vigili del fuoco, rappresentati nella circostanza dal Direttore Regionale Dante Pellicano e dal comandante Fabrizio Piccinini, per rendere omaggio ai caduti.
La città di Milano era rappresentata dal prefetto Renato Saccone e dal sindaco Giuseppe Sala che, nel suo discorso commemorativo, ha dichiarato che "Milano dopo la strage di via Palestro è ripartita grazie alla legalità e sul solco di essa non verranno tollerati chi offende la dignità umana, speculando sul dolore delle famiglie, quelle stesse famiglie che oggi a distanza di 27 anni piangono i loro cari".
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