Sarebbero state le provocazioni e le minacce che il venticinquenne marocchino gli avrebbe rivolto domenica notte a scatenare la furia omicida del ventisettenne somalo, fermato dai carabinieri in uno stabile abbandonato a Brescia.
E' quanto avrebbe riferito il somalo al giudice per le indagini preliminari del tribunale bresciano, ammettendo di aver aggredito a colpi di pietra il marocchino.
In fin di vita, era stato condotto al Civile di Brescia, ma qui aveva perso la vita quasi subito.
Ora, nell'interrogatorio di garanzia, il somalo avrebbe ammesso le sue colpe, cercando di giustificarle con il comportamento tenuto nei suoi confronti dal marocchino.
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