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CONFISCATI BENI PER SEDICI MILIONI DI EURO

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Giovedì 18 Maggio 2017

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Lo Stato entra in possesso in via definitiva di beni sequestrati in precedenza.

Si tratta di una vera e propria maxi confisca. I Carabinieri ed i Finanzieri del Comando Provinciale di Roma stanno eseguendo un decreto di confisca emesso a carico di più soggetti, già coinvolti in operazioni di polizia nonché destinatari di misure cautelari.

In particolare, risulta coinvolto un gruppo di personaggi arrestati nel febbraio del 2015, assieme ad altre 49 persone, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, poiché ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione, reimpiego di capitali di illecita provenienza, fittizia intestazione di beni, illecita detenzione di armi e riciclaggio.

Il decreto di confisca dei beni è arrivato a seguito del sequestro dei beni eseguito, nel febbraio 2015.

Nel dettaglio, le indagini patrimoniali eseguite nell’ambito del procedimento di prevenzione avevano consentito di rilevare come i 10 soggetti [CALI’ Antonino, CASTELLI Adamo, CELANO Claudio, COLAGRANDE Massimiliano, COSTANTINO Andrea, LIVI Danilo, MONTALI Emiliano, PITTACCIO Marco, SCATENA Mariano e SILENTI Ferdinando], destinatari del provvedimento di sequestro, disponessero di beni di valore del tutto sproporzionato rispetto al reddito percepito e dichiarato da loro e dalle persone rientranti nel loro nucleo familiare, tanto da far ritenere che tali risorse economiche costituissero provento o reimpiego di attività delittuose.

Il provvedimento è stato adottato su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma che, nel valutare la perdurante pericolosità sociale dei 10 destinatari, aveva recepito la proposta di applicazione della misura di prevenzione patrimoniale avanzata dai Carabinieri basata sulla mancata dimostrazione della legittima provenienza dei beni nella disponibilità dei proposti e la manifesta sproporzione tra il patrimonio accumulato negli ultimi 20 anni, rispetto al reddito dichiarato al fisco.

Il provvedimento di confisca riguarda 6 esercizi commerciali a Roma, 12 società, 32 immobili, di cui 31 a Roma e provincia e uno a Isola di Capo Rizzuto, 74 rapporti finanziari/bancari e 16 veicoli, il tutto per un valore complessivo stimato di circa 10 milioni di euro.

Nell’ambito della stessa operazione e sulla scorta dei medesimi presupposti (pericolosità sociale e acclarata sproporzione tra patrimonio accumulato e redditi dichiarati), i militari del G.I.C.O. del Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Roma stanno eseguendo la confisca di beni nei confronti di un ulteriore soggetto, CRISCUOLO Giuseppe, pregiudicato napoletano, già appartenente al clan di camorra “MARIANO”, ma da lungo tempo domiciliato nella Capitale ed in contatto con esponenti di spicco della criminalità romana.

In tale contesto, la confisca ha ad oggetto un patrimonio già sottoposto a sequestro nel gennaio 2016, costituito da 6 fabbricati ubicati a Roma, 1 società a responsabilità limitata (esercente, in Roma, l’attività di “affittacamere, case vacanze, bed and breakfast, residence”), 3 autovetture e due rapporti finanziari/bancari, per un valore complessivo stimato in circa 6.200.000 euro.

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