I prezzi di vendita della carne bovina alla produzione rimangono irrimediabilmente bassi, tanto poco remunerativi da non coprire i costi di produzione degli allevatori.
E i consumi non riescono a rivitalizzarsi. Lo sottolinea Elide Stancari, presidente della Federazione nazionale di prodotto di Confagricoltura, lanciando l’allarme sui problemi del comparto: “Abbiamo vissuto un’estate di grandi difficoltà e possiamo solo sperare che il mercato si possa riprendere nei mesi autunnali”.
Certo non aiuta l’avanzata dei nuovi stili di alimentazione vegetariana e vegana, ma anche di posizioni ideologiche radicali che non contribuiscono alla ripresa di una domanda che il settore aspetta ormai da tempo.
“E’ recente – sottolinea la rappresentante di Confagricoltura - la notizia di una mensa scolastica nella quale è stato chiesto ai genitori il permesso di introdurre la carne nella dieta. Siamo arrivati a questo punto. I consumi stanno calando e rendono sempre più difficile invertire la tendenza dei prezzi anche nei prossimi mesi”.
“Come Confagricoltura – spiega la Stancari - possiamo allora intensificare i nostri sforzi sul fronte della comunicazione che deve essere più corretta e trasparente possibile, partendo dall’allevamento e seguendone tutto il percorso di filiera”.
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