I poliziotti delle Squadre mobili di Ancona, Bergamo, Bologna, Brescia, Cagliari, Catania, Cosenza, Firenze, Forlì Cesena, Genova, Latina, Mantova, Milano, Padova, Parma, Perugia, Pistoia, Prato, Reggio Emilia, Roma, Siena, Treviso, Udine, Verona e Vicenza, coordinate dal Servizio centrale operativo (Sco), hanno effettuato un’operazione contro le organizzazioni criminali di origine cinese presenti in Italia.
In particolare gli agenti, coadiuvati dal Reparto prevenzione crimine, hanno fermato 13 persone per reati connessi all’immigrazione clandestina, allo sfruttamento della prostituzione e del lavoro, alla contraffazione di prodotti, alla distribuzione di stupefacenti e alla detenzione abusiva di armi.
Nella stessa operazione sono state inoltre denunciate in stato di libertà altre 31 persone su quasi 2 mila identificate; controllati più di 300 esercizi commerciali, di cui due sottoposti a sequestro; sequestrate diverse quantità di stupefacenti e denaro.
I poliziotti hanno inoltre evidenziato che una delle principali attività connesse alla criminalità cinese era l’hawala, un sistema di trasferimento sommerso di ingenti somme di denaro da un continente all’altro, utilizzato anche da altre organizzazioni criminali come mezzo di pagamento dei traffici illeciti e per il riciclaggio di denaro.
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