Controlli straordinari nelle stazioni ferroviarie di Milano, nell'ambito del piano "Stazioni sicure".

Gli agenti del Reparto Prevenzione Crimine di Milano, alla stazione di Milano Centrale, assieme ad una pattuglia dell'Esercito, hanno bloccato un uomo - risultato poi un cinquantaquattrenne    polacco - in Piazza Luigi di Savoia; poco prima l'uomo, a bordo di un treno ad alta velocità, aveva sottratto ad un viaggiatore due valigie, contenenti beni dal valore complessivo di 10.000 euro, per poi scendere frettolosamente e darsi alla fuga.

I poliziotti, al termine degli accertamenti, hanno restituito quanto sottratto al legittimo proprietario, mentre il polacco è a disposizione dei magistrati per rispondere del furto in flagranza di reato.  

Invece, gli agenti in abiti civili durante un servizio antiborseggio all’interno della stazione di Milano Centrale hanno notato due uomini - risultati poi un ventinovenne ed un trentunenne, entrambi algeini irregolari - aggirarsi con fare sospetto in direzione dell’uscita della stazione ferroviaria; uno dei due ha cercato di occultare uno zaino, procedendo a passo spedito; immediatamente, i poliziotti insospettiti, hanno bloccato i due uomini e, quello con la refurtiva ha ammesso di aver sottratto lo zaino ad un viaggiatore nelle adiacenze della zona della biglietteria grazie all’ausilio del complice.

In sede di querela, uno dei due individui è stato riconosciuto dalla moglie della vittima, la quale è rientrata in possesso dello zaino integro, contenente farmaci salvavita ed effetti personali.

I due algerini sono stati messi a disposizione dell’Ufficio Immigrazione della Questura per le relative procedure di espulsione.

Contestualmente, i poliziotti in servizio alla stazione ferroviaria di Milano Porta Garibaldi, hanno fermato per un controllo un indiano.

Dagli accertamenti in banca dati è emerso che nei suoi confronti pendeva un ordine di cattura relativo alla pena da espiare di 6 mesi, con la condanna al pagamento di una pena pecuniaria, in relazione ad un reato di furto commesso in provincia di Vicenza nel 2015. 

Ora l'indiano è a disposizione dell'autorità giudiziaria.