Resta stabile il numero dei decessi in Lombardia per il contagio da coronavirus.
Oggi, come ha comunicato l'assessore regionale Giulio Gallera, sono stati 542, in linea con quello di ieri, 541.
Sono comunque troppi, pet un totale che sfiora ormai le seimila unità.
È questa la notizia più negativa della giornata che, peraltro, fa registrare anche dati fortemente positivi.
Anzitutto, il numero dei dimessi dagli ospedali lombardi, oggi ben 1533 per un totale che supera le 21 mila unità.
Poi, la riduzione complessiva degli accessi ai pronto soccorso: dopo il picco del 14 marzo, la discesa continua con grande sollievo per le strutture sanitarie.
Sul versante dei contagiati, oggi se ne sono contati 2117 in linea coi giorni scorsi, concentrati nelle province di Brescia 373, Milano 314, Bergamo 289, Pavia 165 e Monza 138.
Nel Lodigiano si sono registrati oggi solo 23 nuovi contagi, sette dei quali a Lodi e due nel Codognese, dati che fanno ben sperare per il futuro.
L'intervento in diretta di Gallera si è aperto con una lunga disanima sulla questione dei tamponi effettuati per la conferma di un eventuale contagio da coronavirus.
L'assessore regionale ha confermato che la strategia adottata dalla Lombardia - tamponi solo a chi ha sintomi riconducibili al virus - è stata indicata a suo tempo dal Consiglio Superiore di Sanità in continuità con le indicazioni date dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Ad oggi sono stati effettuati 102 mila tamponi, analizzati nei 22 laboratori accreditati con una media di 5 mila tamponi al giorno. La Lombardia resta la regione che, non solo in Italia, ha eseguito più tamponi in assoluto.
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