Sono rientrati sui banchi in anticipo rispetto agli alunni di medie e superiori, perché la loro formazione è più urgente visto che servirà a colmare un bisogno del territorio.
Parliamo degli allievi del corso Asa avviato all’interno di Una Comunità per il lavoro, il progetto innovativo che è promosso dalla Fondazione Comunitaria di Lodi grazie al contributo di Fondazione Cariplo nell’ambito del Fondo Nuove Povertà e di Sal.
Coordinata dal Cfp consortile del Lodigiano in collaborazione con Asst di Lodi, nove amministrazioni comunali, cinque Residenze Sanitarie Assistenziali, due Residenze Sanitarie per Disabili, una cooperativa sociale e il CPIA, l’iniziativa punta ad offrire a 24 persone la possibilità di seguire gratuitamente un corso per diventare prima Asa, ovvero Ausiliario Socio-Assistenziale, e poi Oss (Operatore Socio Sanitario) e garantisce ad ognuno un contributo mensile di 500 euro a titolo di “stipendio”.
“Le lezioni sono ricominciate nei primi giorni di settembre tanto nella sede di Lodi quanto in quella di Casale – spiega Greta Borsani, coordinatrice della formazione per conto del Cfp – con una grande novità. Adesso ci si concentra sulla parte operativa e ci saranno ore di lezione non teorica, ma pratica”.
Sono previste sessioni di assistenza alla persona, facendo simulazioni di cambio del letto e dell’utente.
Nelle sedi del Cfp, sia a Lodi che a Casale, saranno allestiti dei locali attrezzati con gli strumenti che di solito si trovano nelle camere delle case di riposo e nelle residenze per disabili.
Ci saranno il letto articolato, una comoda, il comodino, “usati” da manichini che verranno accuditi dagli allievi.
“Queste lezioni pratiche si terranno per tutto il mese di settembre e fino a metà ottobre, quando cominceranno le attività di tirocinio vere e proprie all’interno delle strutture del territorio” sottolinea la coordinatrice.
Le realtà coinvolte in questo tirocinio sono otto: la Piccola Casa delle Divina Provvidenza di Maleo; la Fondazione Opere Pie Riunite di Codogno; la cooperativa sociale Amicizia di Codogno; la Fondazione Madre Cabrini di Sant’Angelo; la Fondazione Stefano e Angela Danelli di Lodi; l’Asp del Basso Lodigiano; la coop Alemar di Vigevano e la Rsa Santa Francesca Cabrini di Codogno.
I tirocini dureranno da metà ottobre fino alla fine di dicembre e saranno suddivisi in due parti, perché gli allievi dovranno sperimentare l’assistenza sia in centri diurni, che in strutture residenziali per anziani e disabili. Conclusa questa fase, i 24 allievi rientreranno in classe nelle prime settimane di gennaio, per preparare una tesina conclusiva e sostenere gli esami che consentiranno loro di ricevere entro fine mese un diploma da Asa. A quel punto, dopo l’espletamento di alcune procedure burocratiche, gli studenti inizieranno il percorso per diventare anche Oss, ovvero operatori sociosanitari.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti sino ad ora – spiega Greta Borsani - . Gli allievi che hanno iniziato sono appassionati e determinati e solo una di loro si è dovuta ritirare, per motivi di salute. Si è creato un bel gruppo tra gli studenti e anche i docenti si sono resi molto disponibili in termini di accoglienza e di impegno nei confronti dei corsisti”. Una conferma della collaborazione positiva che il progetto Una Comunità per il Lavoro è riuscito a creare. Con l’intento di offrire opportunità di formazione e di rilancio a persone fragili e ai giovani, rispondendo contemporaneamente a un bisogno del Lodigiano, che da anni lamenta di non avere un numero di operatori del settore sociosanitario adeguato a rispondere a tutte le richieste.
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