Sono oltre 255 mila, quest'anno, i fondi europei a disposizione della Provincia di Lodi per il reinserimento lavorativo dei disoccupati attraverso lo strumento della Dote Unica Lavoro.

Dopo una fase sperimentale che nel 2016 ha trovato applicazione da settembre a dicembre con un bagaglio di dote pari a  poco più di 50.000 euro, la Dote nel corso del 2017 servirà ad intraprendere con nuove metodologie percorsi e forme di aiuto personalizzate con le quali affrontare il disagio di chi ha perso il lavoro ed è  in condizioni precarie e di difficoltà. 

Nello specifico, la Provincia, con il Centro per l’Impiego, sta attuando  percorsi d’orientamento che coinvolgono tipologie di disoccupati a seconda dei bisogni espressi e che, grazie ad un meccanismo complesso di rendiconto alla Regione, avrà rimborsata la spesa per ciascun servizio erogato a beneficio degli utenti inseriti nel percorso della Dote Unica Lavoro.

Nella breve fase sperimentale dello scorso anno si sono avuti dei casi di reinserimento lavorativo con contratti a tempo indeterminato e di auto-imprenditorialità.

“Pur nell’emergenza occupazione che coinvolge tutto il Paese - rileva in proposito Mauro Soldati, presidente della Provincia -  la disoccupazione nel Lodigiano tutto sommato è rimasta in una situazione di stallo. I numeri di questi primi mesi non si discostano da quelli dello scorso anno: la tenuta di questi dati sono dovuti anche agli effetti di utilizzazione delle agevolazioni fiscali del Jobs Act  sui nuovi contratti di lavoro – sottolinea il Presidente -;  di certo c’è molto da fare e la Dote Unica del Lavoro è uno degli strumenti più idonei a orientare chi il lavoro non l’ha più, sostenendone sia le capacità acquisite sia quelle di nuove acquisizione, dovute all’aggiornamento di metodi di ricerca del lavoro al passo con i tempi. In questo il Lodigiano si sta mostrando all’avanguardia”.