Chi pensa che un corso da estetista conduca solo ad occuparsi di trucco e unghie in un negozio si sbaglia.

La preparazione che si consegue permette di affrontare molti percorsi e di arrivare a risultati imprevedibili come parlare in pubblico o ipotizzare nuove pratiche di benessere. Perché gli sbocchi dei Centri di formazione professionale non sono soltanto pratici e partendo da tecniche e attività concrete si riescono ad esplorare nuove prospettive.

Come è accaduto a Chiara Zeno, diciottenne di Mairago che segue il corso di Operatori del benessere indirizzo estetica al CFP Calam di Lodi.

Recentemente è stata tra i relatori all’evento finale del programma Caring Community, promosso dal Comune di Lodi con la cooperativa sociale Il Mosaico e il sostegno della Fondazione Comunitaria di Lodi.

La studentessa, che per la sua tesi di fine anno ha deciso di occuparsi di tanatoprassi, ovvero il trattamento estetico delle salme prima delle esequie, ha parlato in sala Granata raccontando della sua scoperta del mondo delle cure palliative e dell’importanza di pratiche che guardino al benessere degli individui a tutto tondo.

A renderla particolarmente interessata a questi argomenti è stata la ricerca condotta per la sua tesina finale su come rendere le persone belle anche per l’estremo saluto. L’esperienza è stata positiva e ha creato connessioni operative significative anche con Danila Zuffetti, che coordinava il programma e si occupa di medicina narrativa e di cure palliative.

Adesso Chiara Zeno, la sua insegnante Consuelo De Agostini e Danila Zuffetti stanno ragionando su un protocollo da proporre nelle Rsa e nei centri anziani per favorire iniziative analoghe, con l’obiettivo di trovare bellezza e serenità non solo negli ultimi giorni di vita, ma anche in quelli appena successivi.

La storia di Chiara Zeno conferma come la formazione proposta dai poli del progetto TiLab, finanziato da Regione Lombardia e Fondazione Cariplo, si muova davvero ad ampio raggio e offra opportunità di crescita e sbocchi professionali in qualche modo anche accademici. Favorendo le inclinazioni degli allievi e sviluppando le loro potenzialità.