L'indagine era partita due anni fa, dopo aver registrato all'Ufficio Immigrazione della Questura di Bergamo un consistente aumento delle richieste di asilo politico da parte di profughi residenti nel Kurdistan turco.
Ora, al termine di prolungate indagini coordinate dalla Procura di Bergamo, gli agenti della Squadra Mobile avrebbero individuato i fiancheggiatori locali di questi migranti, nove persone tutte di origini kurde; sono accusate a vario titolo di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e di riciclaggio.
Per quattro di loro è scattata la misura cautelare dell'arresto e sono ora a disposizione dei magistrati orobici; denuncia per gli altri cinque.
Il gruppo farebbe parte di una organizzazione che contattava migranti nel Kurdistan turco e, dietro pagamento di somme di denaro, li seguiva poi nel loro viaggio lungo la rotta balcanica, sino ad approdare alla frontiera italo-slovena.
Nel nostro Paese, i migranti venivano presi in carico dagli indagati.
Le indagini sono tutt'ora in corso per individuare gli altri componenti dell'organizzazione e ricostruire la destinazione finale dei migranti.
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