Umberto Daccò, psicologo, direttore del servizio di “disabilità e integrazione sociale” dell’ASST di Lodi, è stato nominato Disability Manager dell’azienda sanitaria lodigiana, una figura professionale, sino ad oggi, non compresa nell’organigramma dell’ASST.
La sua istituzione è coerente con quanto chiede un dispositivo legislativo dello scorso anno che estende a tutte le aziende pubbliche, a prescindere dalla loro dimensione, la presenza nelle loro organizzazioni di un professionista di questo genere.
Daccò opera da oltre 10 anni in ASST: in precedenza aveva lavorato presso l’Ufficio Collocamento Mirato della provincia di Lodi.
Ma chi è e cosa fa il Disability Manager?
È fondamentalmente responsabile del processo di inserimento, in ambiente di lavoro, di persone con disabilità; agevola il loro ingresso in azienda; garantisce il cosiddetto “accomodamento ragionevole” e dunque l’inclusione lavorativa valorizzando le loro potenzialità. “Si preoccupa, cioè - spiega Daccò - che l’inserimento delle persone disabili sia nell’ambiente più ottimale possibile per le loro caratteristiche. Interviene, altresì – aggiunge – laddove dovessero emergere criticità e opera per prevenire l’insorgenza di problematiche”.
Di fatto la nomina del Disability Manager e la sua attività sono un ulteriore contributo alla mission inclusiva dell’Azienda socio sanitaria.
Attualmente in ASST, 2.548 operatori, sono impegnati a tempo pieno o a tempo parziale, rispettivamente 82 e 18 dipendenti con disabilità: complessivamente 102 persone.
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