I poliziotti della Squadra Mobile di Udine hanno portato a termine una importante operazione a carattere nazionale, indagando 28 persone per possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi.
Le indagate, tutte straniere tra i 24 e i 66 anni, si proponevano come badanti comunitarie, presentando documentazione dell’Unione europea, risultata però contraffatta.
Cercavano lavoro esibendo documenti d’identità validi per l’espatrio di Slovacchia, Polonia e Bulgaria. Questo espediente, permetteva loro di accedere al mondo del lavoro nel circuito delle agenzie delle badanti e di godere di benefici giuridici, fiscali e sanitari, aggirando le norme che regolano l’ingresso e la permanenza nel territorio nazionale dei cittadini extracomunitari.
Per motivi lavorativi, le straniere si erano successivamente spostate in diverse province italiane. Le perquisizioni degli investigatori hanno riguardato infatti, Padova, Treviso, Trento, Bolzano, Milano, Aosta, Firenze, Prato, Macerata, Roma e Napoli, oltre a Udine.
Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati 21 documenti comunitari falsi, nonché codici fiscali, attestazioni di rilascio degli stessi e copie di contratti di lavoro sottoscritti. Tre donne a Bolzano, una a Udine, una a Milano, una a Treviso e una a Macerata sono state arrestate in flagranza di reato mentre tutte le altre sono state denunciate all’Autorità giudiziaria.
L’attività d’indagine è tuttora in svolgimento per individuare le persone che hanno procurato alle donne i documenti fittizi.
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