Sono state necessarie cinque ore di camera di consiglio per arrivare alla sentenza in Corte d'Assise a Busto Arsizio sulla vicenda Maja.
Il cinquantasettenne Alessandro è stato condannato all'ergastolo, con diciotto mesi di isolamento, come richiesto dall'accusa, per aver ucciso nel maggio dell'anno scorso la moglie di 56 anni e la figlia di 16, lasciando in fin di vita anche il figlio ventunenne.
Nel sonno, li aveva colpiti a martellate nella loro villetta di Samarate, pare perchè l'uomo in stato di depressione temeva di non riuscire più a far fronte al tenore di vita che sino ad allora aveva garantito alla sua famiglia.
La difesa aveva chiesto il riconoscimento del vizio parziale di mente.
Dopo mesi in ospedale, il figlio - pur menomato - ha voluto essere presente alla lettura della sentenza.
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