L'altra notte verso le 3.30 e’ giunta alla Centrale Operativa della Questura di Monza una chiamata di una ragazza che segnalava la presenza, nei pressi della pista ciclabile che costeggia il canale Villoresi, di una ragazzina di origine sudamericana in lacrime, disorientata, impaurita e che chiedeva aiuto.

La ragazza che aveva trovato la bambina dopo aver richiesto l'intervento della Polizia di Stato al numero di emergenza, ha atteso in compagnia della bambina l’arrivo dell’equipaggio della Polizia.

Giunti sul posto gli agenti hanno provato ad interloquire con la bambina, ma non parlava la lingua italiana e, fortemente agitata, non riusciva a dare alcuna indicazione, pertanto si sono immediatamente preoccupati delle condizioni di salute della ragazzina e l’hanno trasportata all’ospedale San Gerardo.

Nel frattempo hanno immediatamente verificato la presenza in banca dati di eventuali denunce di scomparsa di bambine, ma la ricerca non consentiva di avere alcun risultato utile.

Tuttavia, mentre la bambina veniva visitata all’ospedale e gli agenti della Polizia effettuavano ricerche nella zona del ritrovamento per rintracciare ogni elemento utile che potesse consentire di individuare i genitori della bambina, giungeva alle sei e mezza alla Centrale Operativa della Questura la chiamata di una donna 56enne che preoccupata segnalava che sua figlia si era allontanata da casa nella notte, fornendo una descrizione della bambina del tutto corrispondente a quella ritrovata qualche ora prima lungo il canale Villoresi.

Pertanto, la volante si recava immediatamente a casa della donna che raccontava che quando suo marito alle 4.00 si era svegliato per andare a lavorare si erano accorti che la figlia non era a letto ed avevano notato che la catenella con cui avevano chiuso la porta dell'appartamento al piano rialzato dove abitavano era sganciata.

Gli agenti della Volante li hanno raggiunti ed hanno poi accompagnato la madre all’ospedale dove si trovava la bambina.

Al termine delle visite la ragazzina di dodici anni veniva dimessa dall'ospedale senza prognosi, essendo in buona salute, e riaffidata alla madre.