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ESERCIZIO ABUSIVO DELL'ATTIVITÀ BANCARIA

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Lunedì 09 Novembre 2020

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Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Como, nell’ambito di una indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Como, ha dato esecuzione ad una Ordinanza di applicazione di misure coercitive emessa dal Giudice per le indagini preliminari nei confronti di 3 indagati:

due destinatari della misura cautelare in carcere: un dipendente di una società cooperativa a mutualità prevalente, già in servizio presso l’infrastruttura ferroviaria di Como- Ponte Chiasso e un pensionato – entrambi con precedenti per reati contro il patrimonio;

altro pensionato – destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari.

I tre sono accusati (non in concorso tra loro) di usura ai danni di XXXXXX, avendogli prestato, in un arco temporale di almeno quattro anni, somme di denaro e pretendendo tassi di interesse annui oscillanti tra 80% e 600%, approfittando delle difficoltà del XXXXXX nel periodo in cui questi era fortemente indebitato nei confronti dell’erario e stava affrontando lo stato di decozione in cui versavano le imprese a lui riconducibili, dai cui conti correnti sono stati in buona parte prelevati i capitali utilizzati per ripianare i debiti usurari o emessi gli assegni consegnati in garanzia ai tre indagati a fronte degli importi prestati.

Per il solo XXXXXX, i prestiti ammontano a 1.000.000 di euro. L’impegno alla restituzione ha riguardato 1.600.000 euro.

Almeno 10 sono le persone, oltre a XXXXXX, che sono state indotte a rivolgersi agli indagati per ottenere prestiti (e grazie alle rispettive dichiarazioni rese da alcuni di queste si è ricostruito il complesso contesto criminale in cui questi hanno operato). 

Latitano anche in questa circostanza, le denunce delle vittime che – solo perché convocate quali persone informate sui fatti – si sono presentate dinanzi al P.M. ed alla Guardia di Finanza ma hanno reso dichiarazioni (spesso riduttive) in ordine ai rapporti economici intrattenuti con gli indagati e quanto alle effettive responsabilità penali di questi, così come emerse a seguito delle intercettazioni e della documentazione acquisita. Il compagno di una delle vittime, lo stesso che ha presentato XXXXXX ai tre indagati, si è prestato, per conto del soggetto nr. 1, a ritirare somme che il XXXXXX doveva restituire ed ha persino avvertito soggetto nr. 2 delle indagini a suo carico.

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