Nuovi sviluppi nell'indagine Security sulla presenza mafiosa nel milanese.
I militari della Guardia di Finanza di Varese e personale della Squadra Mobile della Questura di Milano hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa di misure cautelari personali emessa dal G.I.P. del Tribunale di Milano, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia a carico di 7 soggetti, a vario titolo accusati di indebita compensazione di debiti erariali con crediti tributari fittizi ed emissione di fatturazioni per operazioni inesistenti, con l’aggravante di aver utilizzato il metodo mafioso.
Dopo l’esecuzione delle misure coercitive, avvenuta in data 15 maggio, sono stati ulteriormente approfonditi alcuni spunti investigativi, emersi nella parte finale dell’indagine, relativi a contatti che alcuni degli indagati (ALECCI Luigi, MICELOTTA Emanuele e POLITI Giacomo) avevano intrattenuto con un gruppo criminale di persone di origini pugliesi, da anni radicato in provincia di Milano, facenti capo al pluripregiudicato cerignolese SARACINO Antonio.
Stando a quanto emerso dalle indagini, quest’ultimo, grazie alla compiacenza del commercialista foggiano CURCI Ruggiero Massimo e di ulteriori 3 sodali (SORRENTI Luigi, CATANIA Antonino e D’ALESSANDRO Giuseppe), era in grado di agevolare, con illecite modalità, la fase di liquidazione delle citate cooperative, ricorrendo ad un collaudato sistema fraudolento, finalizzato al mancato pagamento dei debiti erariali e previdenziali, mediante l’indebita compensazione degli stessi con crediti fittizi e solo figurativi, in realtà mai maturati.
È stato accertato che gli indagati facenti parte del “gruppo pugliese” hanno utilizzato 4 società cooperative (FAST WORK, FEDEL. GREEN COOP ed EASY JOB), tutte operanti nel settore della logistica ed aventi sede amministrativa di fatto a Desio, al fine di perpetrare le illecite finalità dell’organizzazione criminale a loro riconducibile. Il compenso per il servizio veniva determinato in proporzione all’importo indebitamente compensato, risultando dovuta una somma oscillante fra il 35% ed il 40% del debito estinto.
Tale corrispettivo, soltanto in alcuni casi, veniva pagato in contanti, dal momento che gli indagati disponevano, altresì, di un sistema di ricezione di tale prezzo del reato ben più sofisticato, che prevedeva il ricorso a false fatturazioni per il tramite della società cooperativa QUEEN SERVICE, anch’essa riconducibile all’organizzazione criminale.
Il sodalizio era capeggiato da SARACINO Antonio, il quale impartiva le principali direttive e, consapevole della caratura criminale di ALECCI Luigi e dell’appartenenza di quest’ultimo all’organizzazione mafiosa dei “LAUDANI”, intratteneva i rapporti con i principali indagati MICELOTTA Emanuele, POLITI Giacomo e PARLAGRECO Alfonso, al fine di procedere alla liquidazione volontaria delle cooperative “ALSTOM SERVIZI INTEGRATI SOCIETÀ COOPERATIVA” ed “ALSTOM SERVIZI LOGISTICI SOC. COOP”, consorziate nel gruppo SIGILOG, atteso il forte indebitamento delle stesse nei confronti dell’Erario e dell’INPS. Nel complesso, la nuova attività investigativa ha consentito di accertare un’evasione scaturita dall’indebita compensazione, quantificata in 4.885.887 euro, per la quale la D.D.A. di Milano ha emesso un Decreto di Sequestro preventivo d’urgenza, con il quale ha disposto il sequestro, anche per equivalente, della predetta somma, già eseguito per intero a carico dei soggetti indagati. Successivamente, sulla scorta degli elementi probatori sopra descritti, ha richiesto ed ottenuto dal G.I.P. del Tribunale di Milano l’emissione di un’ordinanza applicativa della Custodia Cautelare in carcere, nei confronti di ALECCI Luigi, POLITI Giacomo, MICELOTTA Emanuele, PARLAGRECO Alfonso (tutti già detenuti in vigenza delle precedenti misure cautelari emesse nell’ambito del presente procedimento), SARACINO Antonio, D’ALESSANDRO Giuseppe e CATANIA Antonino, per le ipotesi delittuose di indebita compensazione) e circostanze aggravanti per i consulenti fiscali, nonchè dell’aggravante per l’utilizzo del metodo mafioso.
È stato, altresì, eseguito un ulteriore Decreto di sequestro preventivo, disposto d’urgenza dal Pubblico Ministero nei confronti del commercialista foggiano CURCI Ruggiero Massimo, per la complessiva somma di 325.314 euro, costituente il corrispettivo incassato dal professionista per l’illecita attività svolta. Ad oggi, i sequestri complessivamente disposti dall’A.G. ed eseguiti nell’ambito dell’indagine “Security”, riferiti a beni immobili, mobili e disponibilità finanziarie ammontano complessivamente a quasi 6,7 milioni di euro.
Era ricoverato a San Giovanni Rotondo, in Puglia, per...
E' accaduto nel Cremonese; le forze dell’ordine stanno...
Un uomo di 57 anni di Vescovato ha improvvisamente perso...