I Militari della Guardia di Finanza di Udine, nell’ambito di attività connesse al monitoraggio e vigilanza sulla regolare circolazione transfrontaliera di capitali e merci, hanno sottoposto a un controllo - alle 3 del mattino - lungo l’autostrada Udine-Tarvisio, un cinese (residente a Roma) che si stava recando con la propria vettura (una Audi A4) in Ungheria.
In tale ambito, la pattuglia (composta da tre finanzieri) nel domandare allo straniero se era in possesso di valuta o merci da dichiarare, prendeva atto della risposta negativa dello straniero, palesando, tuttavia, un notevole nervosismo e preoccupazione. Il comportamento insospettiva i finanzieri che procedevano quindi ad una approfondita ispezione dell’auto, rinvenendo al suo interno, in un vano ricavato sotto i sedili (creato modificando la struttura del mezzo) una somma in contanti di 670.000 Euro (composta da 12.600 banconote con taglio da Cinquanta Euro e 2.000 banconote da Venti Euro).
Una volta resosi conto che i militari del Corpo stavano procedendo al sequestro del denaro il cinese proponeva agli agenti di lasciargli una parte (centomila Euro in contanti) qualora gli avessero consentito di riprendere il viaggio in Ungheria con la somma residua. Così, ora è indagato dalla locale Procura della Repubblica di Udine anche per reato di tentata corruzione di Pubblico Ufficiale.
Il Tribunale del Riesame di Udine ha confermato i sequestri operati.
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