Ieri sera i carabinieri di Lodi, nel corso dell’attività di controllo del territorio, al posto di blocco predisposto sulla Provinciale 115 all’altezza del polo universitario hanno intimato l’alt a una Fiat Punto il cui conducente, invece di fermarsi, ha accelerato fuggendo a gran velocità.
I militari si sono subito messi al suo inseguimento, tallonando il fuggiasco per circa un km fino a via Tondini, dove finalmente riuscivano a fermare la Fiat Punto appurando che alla guida c’era una loro vecchia conoscenza, cioè F.F., 37enne lodigiano noto per i suoi trascorsi con la giustizia, con a lato passeggero seduta la madre convivente, originaria della provincia di Crotone, intestataria della macchina.
Ai carabinieri è bastato uno guardo in volto al conducente per capire che era sotto l’effetto di sostanze psicotrope, sensazione confermata dall’esito dell’immediata perquisizione cui è stato sottoposto, che ha consentito di rinvenire, occultate nel suo borsello, due bustine contenenti eroina e cocaina, la cui modica quantità ne ha fatto immaginare un uso personale.
Lo stupefacente non è stato, però, il solo motivo della fuga, questo perché i carabinieri hanno accertato che G.R. era recidivo alla violazione della guida senza patente perché revocata dal prefetto di Lodi nel 2018.
Pertanto, è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e per non essersi fermato all’alt
In tutti i modi la rocambolesca fuga costerà cara a G.R. anche sotto l’aspetto economico, perché i carabinieri gli hanno elevato un consistente numero di contravvenzioni, segnalandolo contestualmente alla Prefettura di Lodi per il possesso della droga, mentre la Fiat Punto è stata sequestrata ed affidata a un garage autorizzato della zona, in attesa di una eventuale confisca.
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