Da oltre un anno gli alunni e i professori della scuola secondaria di primo grado di San Martino in Strada sono impegnati nel progetto “Digital integration in the classroom courses”, appartenente al bando "Erasmus+" dell’Unione Europea finalizzato allo sviluppo di pratiche innovative, allo scambio di esperienze e alle attività di mobilità dello staff e degli alunni di breve e lungo termine su territorio europeo.

Al progetto partecipano alunni tra i 12 e i 16 anni e i loro professori delle scuole di Vizela (Portogallo), Burdur (Turchia), Kaunas (Lituania), Torrelavega (Spagna), Corabia (Romania) e Lavara (Grecia).

Questa settimana l'accoglienza è toccata all’Italia, ed è dunque arrivato il turno di San Martino: grazie al coordinamento delle professoresse Carratta e Marini, da domenica 17 a sabato 23 febbraio sono ospitate 24 persone tra alunni e docenti.

«Di certo è un bello sforzo organizzativo occuparsi della ospitalità, dei trasporti e delle attività da svolgere durante il giorno - il commento dell’assessore Paola Galimberti -, ma è un piacere per noi respirare un po' di Europa e vedere dei ragazzi così giovani e i loro professori scambiarsi di persona conoscenze ed esperienze, ma soprattutto condividere e rispettare le differenze di lingua, di cultura e di religione che sono la grandezza dell’Europa».

L’Amministrazione Comunale di San Martino, nelle figure del sindaco Luca Marini e dell’assessore Galimberti, ha accolto le delegazioni straniere pronunciando i discorsi di benvenuto in inglese per l’occasione.

Come sede delle attività dei ragazzi è stata individuata la nuova ala al piano superiore, ma oltre alle attività svolte a scuola nell’ambito informatico e dell’attività di ricerca sulle eccellenze produttive Italiane (negli altri paesi era stato fatto lo stesso tipo di lavoro) il gruppo di visitatori si è recato in gita a Venezia e a Milano, oltre che al castello di Pandino. Il Comune di San Martino ha collaborato invece nell’organizzazione delle gite effettuate presso l’ICR (azienda cosmetica di Lodi) e presso Ferrari formaggi di Ossago Lodigiano, oltre ad occuparsi dei trasporti, compreso il recupero in aeroporto, mediante i mezzi comunali.