Identificati gli autori di due rapine avvenute nel Lodigiano, ai danni di istituti di credito locali.

Si tratta di quattro catanesi, che si trovano già in carcere o ai domiciliari per altri reati.

Il Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Lodi, a conclusione di una articolata attività d’indagine coordinata dalla Procura, ha identificato e denunciato gli appartenenti ad un gruppo di “pendolari del crimine” specializzato in rapine a mano armata in banca.

Si tratta di un 46 enne, residente a Catania, con diversi precedenti specifici e attualmente sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, di un 51enne, residente a Catania, con diversi precedenti specifici e attualmente detenuto presso la Casa Circondariale di Busto Arsizio nel varesotto, di un 36enne, residente a Catania, con diversi precedenti specifici e attualmente ristretto nella Casa Circondariale di Catania; di un 42enne, residente ad Augusta (Sr), con diversi precedenti specifici ed attualmente nel carcere milanese di San Vittore.

Nell’agosto del 2015 due di loro avevano rapinato lafiliale di Caselle Lurani della Banca Popolare di Lodi facendosi consegnare sotto la minaccia di un coltello 77mila euro e dileguandosi poi a bordo di un’auto risultata rubata.

Un’altra rapina era stata fatta in ottobre, da altri due componenti del sodalizio, alla filiale di Marudo della, sempre della Banca Popolare di Lodi. Qui erano riusciti a farsi consegnare 10mila euro, scappando poi a bordo di una Panda, ritrovata successivamente a Castiraga Vidardo.

I rilievi tecnici eseguiti sulla vettura, effettuati dai militari specializzati del Nucleo Investigativo di Lodi, hanno consentito di rilevare una impronta digitale di uno dei malviventi. Dall’esame del traffico telefonico delle utenze in uso al rapinatore identificato, i militari sono risaliti alle identità degli altri complici.

I quattro sono ora a disposizione dei magistrati lodigiani.