Identificato dagli agenti della Questura di Lodi un presunto truffatore di anziani.
La vittima, una signora anziana ultranovantenne residente in centro città, aveva denunciato l’accaduto i primi giorni di settembre dello scorso anno, raccontando ai poliziotti di aver ricevuto una telefonata sulla propria utenza fissa di casa da parte di una donna presentatasi come sua nipote, la quale asseriva di essere gravemente malata e ricoverata in ospedale.
L’interlocutore, incalzando la conversazione, sosteneva di aver bisogno di denaro per ingenti cure mediche, aggiungendo che un incaricato dell'ospedale sarebbe passato da casa per la riscossione. Nel giro di quale minuto, il presunto truffatore giunto sotto casa si faceva consegnare la somma di 550 euro, ori e monili che la signora custodiva in casa.
Nell’ambito delle indagini, condotte dalla Squadra mobile, coordinate dalla Procura della Repubblica, veniva individuata, grazie a sistemi di video sorveglianza presenti nei pressi dell’abitazione, un’auto con targa straniera sospetta, utilizzata qualche giorno prima per commettere un’analoga truffa in provincia di Bergamo, con a bordo il medesimo soggetto che, in entrambe le circostanze, avrebbe riscosso oro e denaro. Inoltre, la stessa auto, con a bordo lo stesso uomo sarebbe stata controllata a Cremona e a Venezia, dove avrebbe consumato reati della stessa specie.
Gli investigatori scoprivano a monte una presunta associazione criminale transnazionale, nell’ambito della quale il soggetto in questione avrebbe avuto il ruolo di mero “esattore”.
Sarebbe stato inoltre accertato che la stessa mattina dei fatti, da un’utenza mobile estera, sarebbero partite diverse telefonate verso altrettante utenze fisse, tutte intestate a soggetti anziani residenti nel Comune di Lodi.
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