Favoreggiamento dell'immigrazione clandestina con profitti stimati superiori a un milione di euro.

E' quanto avrebbero appurato gli investigatori della Polizia di Stato piacentina, coordinati dalla procura, dopo aver individuato il titolare di un Centro di assistenza fiscale (Caf) e un commercialista, entrambi di Piacenza.

Cosa avrebbero fatto ?

Nel febbraio dell'anno scorso uno straniero aveva segnalato alle forze dell'ordine che aveva “acquistato” per 4 mila euro un nulla osta d'ingresso per lavorare in Italia, rivelando un meccanismo ben strutturato in cui i due indagati sono risultati, fin da subito, coinvolti nello schema internazionale.

Sfruttando le procedure del decreto flussi, il titolare del Caf avrebbe creato false richieste di assunzione per cittadini stranieri, in prevalenza di nazionalità egiziana e per farlo, si sarebbe avvalso della collaborazione del commercialista, che falsamente avrebbe assicurato la capacità di reddito di 18 aziende coinvolte nell'indagine, anche se la maggior parte di esse non aveva i requisiti finanziari per assumere nemmeno un singolo lavoratore.

Il titolare del Caf avrebbe pagato al commercialista i nulla osta con poche centinaia di euro a pratica tramite ricariche Poste Pay che poi avrebbe rivenduto sul mercato estero a prezzi elevati fino a 12 mila euro ciascuno. Le indagini hanno permesso di ricostruire l'emissione di 141 nulla osta.

I poliziotti della Squadra mobile con la collaborazione dell'ufficio immigrazione e i militari della Guardia di finanza di Piacenza, a conclusione delle indagini hanno ottenuto l'emissione da parte del giudice per le indagini preliminari due misure cautelari: per il titolare del Caf, il divieto di dimora nella provincia di Piacenza, l'obbligo di firma e il divieto di esercitare attività di intermediazione per la ricerca di manodopera estera, mentre per il commercialista, il divieto di esercitare la sua professione.