Al termine di una complessa indagine che ha riguardato l’AUSL piacentina, la Procura della Repubblica di Piacenza ha notificato a 20 soggetti tra dirigenti, funzionari e dipendenti pubblici oltre che managers di alcune società private, anche multinazionali, altamente specializzate e operanti nel settore delle forniture di strumenti medico-diagnostici e di ausili ortopedici, avvisi di conclusione delle indagini.
Sono stati contestati, a vario titolo, i reati di peculato, turbata libertà degli incanti e del procedimento di scelta del contraente, esercizio abusivo di una professione e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, in relazione all’aggiudicazione di molteplici gare di appalto, del valore complessivo di 7 milioni di euro e alla gestione corretta di fondi europei “P.N.R.R.” per un totale di 17 milioni di euro, erogati per la realizzazione e l'ammodernamento di strutture sanitarie territoriali locali.
Le indagini erano state delegate dalla Procura della Repubblica ai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria.
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