I militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Bormio venivano allertati per l'intervento di soccorso nei confronti di un soggetto che non aveva fatto rientro al termine di una escursione lungo il Sentiero Glaciologico in Località Forni, Comune di Valfurva (SO).

La pattuglia organizzava la ricerca unitamente al personale del Soccorso Alpino di Valfurva (SO).

Giunti al parcheggio del Rifugio Forni veniva suddiviso il territorio in particelle di ricerca con i volontari e si procedeva a iniziare l'intervento, considerando che le condizioni meteorologiche erano in forte peggioramento e le ore di luce a disposizione erano limitate.

Nel momento in cui tutta l'area interessata dal sentiero glaciologico dei Forni era stata bonificata, verso le 19.00 la pattuglia effettuava un ultimo tentativo di ricerca nella zona sottostante al sentiero che porta al Palon de la Mare ai piedi del ghiacciaio e rinveniva la signora scomparsa, che era rimasta intrappolata in una conca di fango ("silt", ovvero terreno composto da ghiaia, acqua e sabbia, trasportati e accumulati in seguito allo scioglimento del ghiacciaio).

La malcapitata era cosciente e infreddolita in quanto si trovava in una grossa zona di scolo del ghiacciaio dei Forni durante un forte temporale che imperversava da alcune ore e lei era impossibilitata a muoversi.

Le operazioni per estrarre l'infortunata erano molto complesse per diversi fattori, tra i quali diverse scariche di detriti nella zona soprastante il luogo del ritrovamento, la quantità di acqua che continuava ad interessare la zona e l'avvicinarsi della notte.

Per tali motivi, dopo diverse ore giungeva in supporto un ulteriore pattuglia unitamente a personale specializzato (Vigili del Fuoco Valdisotto, C.N.S.A.S. Bormio, Personale Medico del C.N.S.A.S.) con materiali e attrezzature per agevolare lo scavo.

Intorno all'1.00 si riusciva ad estrarre e liberare la signora, che veniva successivamente stabilizzata su Barella Kong e trasportata a piedi verso il parcheggio del Rifugio Forni, dove erano già presenti le ambulanze con personale medico, in quanto l'elisoccorso di Como, adibito al volo notturno, per le cattive condizioni meteorologiche non era potuto intervenire.

Terminate le complicate e delicate operazioni di soccorso, le pattuglie facevano rientro a Bormio intorno alle 4.00.