Avrebbero utilizzato manodopera straniera in condizioni di lavoro da sfruttamento.
E' l'accusa mossa dagli inquirenti a due imprenditori agricoli mantovani.
I carabinieri del reparto operativo di Mantova assieme ai colleghi dell'Ispettorato del Lavoro avrebbero accertato che gli oltre 50 moldavi che erano giunti nel nostro Paese presentandosi come cittadini romeni per essere assunti in aziende agricole svolgevano la loro attività in condizione di sostanziale sfruttamento.
Gli intermediari, due moldavi, erano finiti nei guai per l'ipotesi accusatoria di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina lo scorso 14 ottobre, al termine di una precedente indagine svolta dagli inquirenti.
Ora i nuovi sviluppi, con i due imprenditori mantovani di 39 e 56 anni raggiunti da ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del tribunale di Mantova su richiesta della Procura.
Per loro si ipotizza l'accusa di sfruttamento del lavoro.
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